Doveva essere il mese della verità e in parte lo è stato. Ma questo dicembre non ci ha ancora detto cosa vuole fare questa Roma da grande. Da quando è arrivato Ranieri, i giallorossi hanno ottenuto 4 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte in 9 partite, contando invece solo dicembre le sconfitte scendono ad una sola: la sciagurata trasferta di Como. In questo mese la Roma ha dimostrato in parte il suo valore, si è rialzata, ha giocato da squadra e soprattutto ha lottato. La qualità principe del corso Mourinho ma che si era persa piano piano con il passare dei mesi e degli esoneri. La Roma combatte e crede nei suoi mezzi per la prima volta in questa stagione. Il pareggio di San Siro ne è la prova. Dopo il gol di Reijnders la squadra si è disunita per qualche minuto salvo poi ricompattarsi sfiorando la vittoria più volte nel finale. Non è però tutto oro ciò che luccica. I giallorossi hanno allontanato la zona retrocessione ma dicembre ha svelato anche tutti i limiti di una rosa mal costruita in estate. Ieri sera, è stata evidenziata ancora una volta la necessità di portare a Trigoria almeno un difensore centrale visto che al posto di Hummels, "Sor Claudio" ha rispolverato la carta Celik spostando Mancini in posizione centrale (non la sua preferita). In panchina c'era anche Hermoso che però sembra ormai destinato ad altri lidi e quindi i nuovi difensori da acquistare salgono necessariamente a due. Guardando invece i "freddi" numeri, la Roma necessità di un terzino destro e un vice Dovbyk. I giallorossi si trovano a metà classifica tra le squadre che effettuano più cross in campionato (299) meno di Torino, Monza, Genoa e Udinese. Nella top20 dei crossatori per i giallorossi figura solo Angeliño con 56 tentativi. Molto più in basso gli altri esterni (Celik è 78 in A per cross tentati). In attacco gli XG invece parlano di una Roma che fatica a far gol soprattutto con il suo attaccante che, come spesso confermato da Ranieri, non è quasi mai stato in forma. Da qui l'urgenza di portare a Roma un giocatore che lo possa sostituire senza però farlo rimpiangere eccessivamente come accade oggi. Per fortuna però a venire in soccorso di Claudio Ranieri, c'è il mercato di gennaio. Ghisolfi è già al lavoro per sistemare una rosa che abbonda in alcuni reparti e deficita totalmente in altri. Per il centrale gli occhi sono puntati su Marco Di Cesare, astro nascente del futbol argentino di proprietà del Racing Avellaneda. Il 22enne con chiare origini italiane, è un nome che piace da tempo e infatti da Trigoria sarebbe già stata inviata un'offerta a "La Academia" che avrebbe però decliato ritenendola troppo bassa. Su di lui ci sono anche l'Inter (con Milito portavoce dell'operazione), Eintrach e Lipsia. Sulle corsie esterne invece i nomi sono due: Ratiu e Sidillia. Per entrambi le valutazioni sono però piuttosto alte. Venticinque milioni per il romeno del Rayo Vallecani e 15 per il francese del Friburgo. Cifre che però la Roma è chiamata a spendere per migliorare la situazione. Davanti invece resta in piedi la pista Raspadori nonostante il gol vittoria di ieri contro il Venezia e le parole di elogio di Conte: "È coinvolto nel progetto. Ci sto lavorando come interno di centrocampo. Merita il gol vista l'energia e la serietà che mette a disposizione. Non vogliamo indebolirci a gennaio".