La Cassazione ha accolto con rinvio il ricorso di Giovanni Riina – figlio del boss Totò Riina e mandante delle stragi di Stato – contro la proroga di detenzione al 41bis prevista dal ministero della Giustizia nell’anno 2023. In detenzione dal 1996, il figlio del boss mafioso vive in prigione dal 2002 secondo le norme del carcere duro.
Sul caso Fratelli d’Italia interviene con toni allarmati: il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro tiene a specificare: “Pur nel rispetto dovuto alla Suprema Corte, insisteremo nella richiesta di applicazione del regime del carcere duro a Giovanni Riina. La conclamata e attuale pericolosità mafiosa di Giovanni Riina non consente di abbassare la guardia”.
Anche la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo è intervenuta sul caso, rammentando come “la storia criminale di questo uomo non conosce dissociazioni e il solo cognome incute, ancora oggi, paura e una sorta di pericolosa e aberrante fascinazione”.
“Chiederò le carte su Giovanni Riina, figlio del capo indiscusso di Cosa Nostra – ha scritto su X l’esponente antimafia Chiara Colosimo – La storia criminale di questo uomo non conosce dissociazioni e il solo cognome incute, ancora oggi, paura e una sorta di pericolosa e aberrante fascinazione. Metteremo la Commissione parlamentare antimafia a difesa del 41bis”, ha poi concluso la parlamentare nel post.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, Colosimo non esclude anche “una serie di audizioni e una relazione che vada al Parlamento per fare luce sulla situazione attuale del 41 bis”.
“La conclamata e attuale pericolosità mafiosa di Giovanni Riina non consente di abbassare la guardia” ha ribadito il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. “Sul 41 bis non arretriamo. Per fronteggiare i non condivisi ragionamenti della Suprema Corte – ha aggiunto l’esponente di FdI – rappresenteremo tutti gli elementi raccolti dagli investigatori circa il ruolo ricoperto da Riina nell’associazione e la attuale pericolosità personale e della consorteria”.
Anche Giovanni Donzelli non usa mezzi termini e chiede che “Giovanni Riina resti al 41bis. Nessun cedimento può arrivare dalle istituzioni nella lotta alla mafia”. “Leggeremo le motivazioni – premette Donzelli – ma finché ci sarà Fratelli d’Italia al governo la lotta alla mafia sarà una priorità assoluta e la difesa del 41 bis resterà un pilastro indiscutibile”.
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