La crisi offensiva del Torino è un problema ormai evidente. Con appena due gol segnati, nessuno in Serie A ha fatto peggio dei granata nelle ultime otto giornate: un dato desolante se confrontato con le prime nove gare di campionato, quando la squadra di Vanoli aveva trovato la rete ben 15 volte. I numeri non mentono e raccontano di una fase realizzativa in netta involuzione: 29 occasioni create, 17 tiri nello specchio e 14 parate avversarie non sono infatti bastati per invertire una tendenza allarmante. Una sterilità che non si riduce solo all’assenza di un terminale offensivo come Duvan Zapata, ma che riflette anche una mancanza di cattiveria e determinazione, come sottolineato dallo stesso tecnico granata Paolo Vanoli. Nella conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Udinese, in programma domani, domenica 29 settembre alle ore 12:30, il tecnico granata ha parlato apertamente delle difficoltà realizzative della squadra, sottolineando che la responsabilità non possa ricadere su un singolo giocatore o reparto. “Per me non c’è un giocatore che faccia meno e uno no. Tutti dobbiamo fare di più anche in fase realizzativa. A volte non si tira in porta, ma bisogna arrivare lì con la cattiveria di andare avanti e provare”, ha affermato Vanoli. Il tecnico granata ha poi puntato l’attenzione sulla necessità di migliorare l’approccio mentale e tecnico: “Dobbiamo andare a cercare la differenza. Alcuni giocatori entrano subito in partita, altri invece hanno bisogno di più tempo. Tutti dobbiamo dare di più, anche nei piazzati dove serve la convinzione di andare a fare gol”. La crisi offensiva del Torino ha trovato una coincidenza significativa nell’infortunio di Duvan Zapata, rimediato il 5 ottobre nella sfida contro l’Inter. Con il colombiano in campo, i granata avevano raccolto 11 punti in 7 partite, realizzando 12 gol. Senza di lui, la squadra ha visto i propri numeri quasi dimezzarsi: appena 8 punti in 10 gare e solo 5 reti segnate. L’assenza di Zapata ha privato il Torino di un perno essenziale in attacco, ma per Paolo Vanoli questo non può diventare un alibi: “Tutta la squadra deve prendersi la responsabilità”. Il problema, infatti, non si riduce alla mancanza di un singolo attaccante. Nelle ultime dieci gare, i granata hanno faticato a costruire occasioni limpide, trovando la rete solo attraverso episodi fortuiti o situazioni da fermo. Per invertire questa tendenza, come sottolineato dallo stesso Vanoli, è necessario un cambiamento radicale, da parte di tutti, nell’approccio: più convinzione, più cattiveria, più determinazione.