Bologna, 27 dicembre 2024 – Finalmente alla Segafredo Arena una partita senza patemi e con un ultimo quarto giocato in surplace utile solo a gestire il vantaggio, una apprezzata novità in questa Euroleague.
La Virtus Bologna è partita col piglio giusto sfruttando un Pajola difensivamente indemoniato e la concentrazione di tutti gli uomini in campo. Non concedendo mai una conclusione semplice o veloce i bianconeri di casa hanno tarpato sul nascere il ritmo indemoniato dei transalpini e finalmente si è visto uno Zizic pronto e reattivo negli aiuti, gran bel segnale.
I pick and roll con Sako, che tanto avevano fatto male nella gara di andata sono stati immediatamente disinnescati e, senza il solito flow, i ragazzi di coach Poupet non sono mai riusciti ad entrare in ritmo e neanche il talento di De Colò è riuscito a colmare la differenza di intensità ed attenzione messa in campo dalle due compagini.
In una gara così difensiva finalmente si è visto Rayjon Tucker. Impiegato dal secondo quarto la guardia del Nord Carolina ha trovato il modo di rendersi utili nella propria metà campo con tante piccole giocate che non vanno a referto, ma che tanto piacciono ai coach, Ivanovic soprattutto, e finalmente ha messo a frutto le sue indubbie doti fisiche senza le amnesie che fino ad ora ne avevano limitato l’impiego.
Non inganni il risultato finale, la Segafredo Virtus Bologna è stata in controllo per tutto il match, indirizzato fin da inizio gara, con i soli 7 punti concessi nel primo quarto agli avversari. Arrivata sul +25 la squadra bolognese ha umanamente staccato un po’ la spina, ma mai si sono visti i fantasmi delle altre partite e mai il risultato è stato in discussione.
Se c’è una vittoria che mostra l’impronta del coach è quella di questa sera, partita dominata difensivamente, con Ivanovic attento ad ogni sbavatura, tanto da panchinare Zizic sul +23 per uno scivolamento fatto male a metà terzo quarto e non più impiegato.
Non c’è stato il mattatore assoluto, anche se una nota di merito va appuntata ad Achille Polonara che, dopo qualche partita non proprio all’altezza, in assenza di Shengelia ha offerto una gara totale, quasi desideroso di non far notare l’assenza del fuoriclasse georgiano, sfiorando la doppia doppia e sfoderando un bel 28 di valutazione.
Che dire dei transalpini ? Reduci da 5 vittorie nelle ultime 6 gare si sono presentati a Bologna scarichi, senza la solita spinta cinetica che tanto aveva impressionato nelle ultime gare. Tra le fila dei lionesi l’unico a salvarsi è stato Theo Maledon, gli altri sembravano avere sullo stomaco i residui dei cenoni natalizi, Paris Lee inguardabile, Tarik Black agile come un elefante in una cristalleria e Robertson e Harrison che hanno messo punti a referto a partita abbondantemente finita.
Finalmente in casa virtussina si è potuta trascorrere una serata relativamente tranquilla, ma quello di cui coach Ivanovic può essere soddisfatto è che ogni giocatore chiamato ad entrare in campo ha dato il suo contributo permettendo di gestire gli uomini, senza dover tirare il collo a nessuno e, con un Tucker concentrato, avere la possibilità di avere un uomo importante in più nelle rotazioni. Se son rose fioriranno ma, finalmente, si è avuto un accenno di quello che sarebbe dovuta essere la squadra nelle idee di chi allestito il roster.
Un ultimo, polemico, accenno all’arbitraggio. Anche questa sera, nonostante la gara non abbia presentato difficoltà di sorta, si sono viste fischiate allucinanti e se Garcia dovesse proporsi come uno degli arbitri più affidabili, Dio ci scampi e liberi dagli altri.
Che l’Eurolega abbia un enorme problema arbitrale credo sia assodato, come testimonia anche lo scandaloso andamento della gara di ieri sera fra Olimpia e Olympiacos e, se oltre a non distribuire dividenti ai soci, rende poco credibili anche i risultati sul campo, io starei molto attento fossi in loro, perché col sempre più probabile sbarco della NBA in Europa, non so quanti saranno i club disponibili a rimanere su un carrozzone che non è più credibile come una volta.
Highlights
Sala Stampa
Dusko Ivanovic:
“Penso che abbiamo giocato una gara completa, in difesa e in attacco, combattendo sempre e anche divertendoci, abbiamo perso nell’ultimo quarto ma stiamo migliorando di partita in partita e questo è quello che dobbiamo fare. Tucker? È stato uno degli MVP dello scorso campionato italiano ed ogni giorno si allena in maniera positiva e concentrata. Stasera ha fatto un buon lavoro, specialmente in difesa, mettendo energie ed aiutando la squadra e i compagni. Cosa non è piaciuto di Zizic? Stasera avevo 12 eccellenti giocatori, in generale 14 eccellenti giocatori, ognuno dà il massimo sempre.”
Virtus Segafredo vs LDLC ASVEL Villeurbanne 83-69
Parziali: 17-7; 29-22; 20-16; 17-24
Pagelle
#3 Marco Belinelli 5,5: non una delle sue migliori partite, ma è connesso alla gara, sempre pronto a sfruttare le attenzione che le difese gli rivolgono per smarcare il compagno più libero, conferma anche stasera la connessione quasi metafisica con Pajola che anche stasera gli regala il solito assist dopo un back door.
#6 Alessandro Pajola 7,5: mette a ferro e fuoco l’attacco francese fin dalla palla a due. Pressa, sporca, recupera e dà il la alla fuga bolognese, fosse stato leggermente più preciso sarebbe stata una gara da mandare ai posteri.
#8 Will Clyburn 7: partita solida se ce ne è una. Non accentra il gioco, ferma la palla ogni tanto, ma è Will Clyburn, giocatore per cui nessun tiro è precluso. Difende, prende rimbalzi e silenziosamente mette a referto 13 punti, coinvolto.
#9 Riccardo Visconti n.e.
#24 Andrej Grazulis 6: pian piano si sta ritrovando, per essere ancora importante deve migliorare le sue medie dall’arco, stasera sbaglia un paio di tiri dei suoi che le scorse stagioni metteva bendato.
#30 Matt Morgan 6,5: altra partita in doppia cifra, non è un play puro, e si vede, ma preferirgli Cordinier… Forse coach Ivanovic voleva fare esperimenti. Comunque sta prendendo le misure alla competizione.
#33 Achille Polonara 8: MVP assoluto. Sfiora la doppia doppia, corre, prende rimbalzi segna, sbaglia un solo libero sugli 8 tentati e non fa rimpiangere Shengelia, mica poco.
#35 Mouhamet Rassoui Diouf 6,5: non è più una novità, ed è il miglior complimento che gli si possa fare. Anche stasera va in doppia cifra, ancora pochini i rimbalzi, ma la via è quella giusta.
#41 Ante Zizic 6+: stasera il coach lo panchina per un errore difensivo, ma se la Virtus ha fatto quella partenza molto merito è anche dell’inizio difensivo del centro croato, come testimonia la stoppata con recupero e schiacciata regalatagli da Pajola.
#45 Nicola Akele 6: gioca 4 minuti, fa il suo, non forza nulla, e tiene il campo, ha la maturità di non voler segnare per forza.
#59 Rajon Tucker 6,5: finalmente entra in campo connesso, e il coach lo premia con minuti importanti. Prende sfondamenti, aiuta a recuperare palloni ed è presente a sè stesso ed alla partita, cosa che non gli è capitata spesso. Con quel telaio può essere un fattore, almeno difensivamente, deve convincersi di poterlo essere sempre.
#00 Isaia Cordinier 6,5: forza un paio di tiri di troppo che gli procurano gli urlacci del coach, ma a parte questo la solita gara a 360° fra difesa, penetrazioni e corsa, stasera viene anche provato da n°1, a partita decisa, con risultati francamente rivedibili.
#1 Shaquille Harrison 5: come quasi tutti i suoi compagni mette a posto le cifre in garbage time, impalpabile e sperduto.
#3 Paris Lee 4,5: non trova spazi, si prende una sola bomba e sbaglia tutto il resto, pure molto nervoso non incide per nulla.
#6 Theo Maledon 7: è l’unico giocatore pericoloso, ma come spesso succede, quando scavalla i 20 punti l’ Asvel perde, ma stasera non poteva fare altrimenti.
#8 Melvin Ajinca 4,5: chi l ha visto? Invisibile per tutti 18 minuti in campo.
#11 Edwin Jackson 4,5: gioca 8 minuti, tira tutto ciò che può, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
#12 Nando De Colo 5,5: la classe è sempre quella, la freschezza un po’ meno, e contro Cordinier si diverte molto poco.
#13 Neal Sako 5,5: le cifre sono buone, ma anche per lui vale il discorso fatto per altri, con la partita già chiusa le statistiche si mettono a posto, ma finché c’è stata gara non ha brillato.
#21 Andre Robertson 3,5: con 6 palle perse si iscrive d’ufficio all’annuario dei record.
#23 David Lightly 4: il vecchio marpione non incide, si fa notare più per le sue chiacchierate con la terna arbitrale che per le azioni giocate.
#28 Tarik Black 4: serataccia per l’ex Reggio Emilia. Si muove male, anticipa i blocchi, spinge vistosamente, più falli che altro.
#30 Yohann Sissoko n.e.
#34 Mbiya Paul n.e.
L'articolo Turkish Airlines Euroleague #Round18 2024-25: la difesa c’è, Tucker pure e la Virtus Bologna regola facilmente un Asvel satollo proviene da All-Around.