La polemica è scoppiata in maniera fragorosa al termine della seconda prova cronometrata della discesa libera di Bormio: alla vigilia dell’attesissima gara valida per la Coppa del Mondo di sci alpino hanno purtroppo avuto luogo degli incidenti di una certa caratura. A rimanere coinvolti in maniera importante è stato il francese Cyprien Sarrazin, tra i grandi favoriti per la vittoria sulla mitica pista Stelvio dopo il successo ottenuto dodici mesi fa.
Il fuoriclasse transalpino è stato sbalzato in aria da un dosso, è finito nelle reti ed è stato trasportato in ospedale in elisoccorso dopo aver ripreso conoscenza. La diagnosi è pessima: ematoma subdurale, lo sciatore si trova in terapia intensiva neurologica. In quella stessa compressione sono rimasti coinvolti anche lo statunitense Kyle Negomir e lo svizzero Josua Mettler, ma con conseguenze decisamente meno gravi.
Infortunio anche per Pietro Zazzi, che è caduto malamente all’attacco della zona di Pian dell’Orso, riportando la frattura scomposta di tibia e perone. Il francese Nils Allegre ha attaccato duramente l’organizzazione ai microfoni di Eurosport: “Qui non sanno preparare la pista, pur facendolo da 40 anni. Non fanno altro che renderla pericolosa, mentre a Kitzbuehel è il contrario“.
Il francese ha poi proseguito: “Domani vedremo quattro secondi di distacco dal 1° al 30°, non c’è alcun rispetto per gli atleti: domani io stesso mi assumerò i rischi del caso, ma ad un anno dalle Olimpiadi qui, presentare una pista del genere fa paura anche per i Giochi“. Parole che fanno discutere, tra l’altro perché Allegre ha tirato in ballo la rassegna a cinque cerchi: tra quattordici mesi le gare di sci alpino si disputeranno proprio sulla Stelvio e indubbiamente le gare del fine settimana avranno una vasta eco.
Lo svizzero Marco Odermatt, altro grande favorito della vigilia, ha usato toni più morbidi, ma il discorso non cambia: “Rispetto alla Val Gardena sono due due mondi diversi, anzi sembra quasi un altro sport perché questa è una delle discese più difficili. Come atleti detestiamo i cambiamenti di neve, dal ghiaccio ad altri punti dove hanno messo meno acqua, è difficile anche avere il giusto set-up e capire la pressione che devi dare. Chiaramente questo la rende più pericolosa di quanto lo sia già solitamente“.
Si è parlato parecchio dei cambi di neve lungo la pista e sull’argomento è intervenuto anche il canadese Cameron Alexander, oggi autore del miglior tempo (ma nessuno ha spinto davvero a tutta): “I cambi di neve? Un paio di punti senti la differenza, ti può anche sorprendere ma devi farti trovare pronto”.