La campagna social dei regali ironici di FdI a Schlein, Salis e compagnia cantante e postante, spopola in rete. E Andrea Moi (responsabile comunicazione di Fratelli d’Italia) ne rivendica copyright e seguito già in programma. Ma, va detto, tra cenoni abbondanti e calici per i brindisi, al Pd and co. restano indigeste le strenne natalizie irriverenti e dal valore altamente metaforico rilanciate sul web, e indirizzate agli esponenti di spicco del campo largo. Così, tra strenne natalizie pungenti e regalìe andate di traverso, i dem in crisi di proposte politiche e idee originali – eccezion fatta per gli insulti e le accuse validi per tutte le stagioni – provano pure a intestarsi un supposto diritto di primogenitura, rispetto a quella che invece sembra essere una semplice scopiazzatura, venuta anche male…
Ma procediamo con ordine. Dunque partiamo dal rilevare che i “doni ironici alla sinistra” dell’account ufficiale Instagram di Fratelli d’Italia sono diventati rapidamente virali sui social. Fratelli d’Italia li ha rilanciati infatti attraverso quattro “card”, e oggi Andrea Moi, responsabile comunicazione di FdI, racconta genesi e significato simbolico della campagna social che tanto ha urtato i creativi dem e i loro guru di riferimento.
«È uno strumento per rispondere alle critiche al governo. Per l’opposizione è facile: fa più rumore l’albero che cade della foresta che cresce. Per noi no. Ci siamo divertiti a farlo in modo simpatico», chiarisce subito Andrea Moi dalle colonne del Corriere della sera, soddisfatto e divertito per la campagna social natalizia di FdI che ha evidentemente colpito nel segno i destinatari designati e “iniziata col Carosello dei parenti” ipercritici.
Laddove quel verbo che va a indicare una progressione potrebbe impensierire i dem stipati nel campo largo che va sempre più stretto a chi tende a popolarlo (e a protagonizzarci su a dispetto delle evidenze). «Iniziata? Vuol dire che ne farete altre?», chiede il giornalista di via Solferino all’intervistato. E la risposta non lascia margine al dubbio: «Certo. Una è già sui social. Con i regali di Natale».
Così, mentre in rete spopolano i cadeau natalizi sotto l’albero di Ilaria Salis (un contratto regolare di una casa); di Elly Schlein (omaggiata di un tricolore per rinverdire un po’ di sano orgoglio italico annacquato in diverse nazionalità anagrafiche e esperienze di vita); di Fratoianni e Bonelli invitati a ripassare un po’ di storia con l’aiutino del Libro nero del comunismo su cui continuano a dimenticare di dichiararsi critici, lontani e obiettivi analisti). Mentre a Conte è toccato in regalo «un manuale per essere coerenti»: nella speranza che possa aiutare il leader del M5S a ritrovare la rotta aggiornata a ogni, nuova o presunta tale, alleanza politica.
E allora, venendo a un possibile sequel, la domanda sorge spontanea: «Ci sarà un’altra puntata?» «Come no – ha replicato netto Andrea Moi –. Approfitteremo di ogni data per tutte le feste. Un’iniziativa che vogliamo sia divertente ma anche utile». Del resto, osserva l’intervista sul Corriere, «C’è sempre qualcuno a tavola che inizia a parlare di politica. Noi abbiamo indicato risposte per ciascuno». A partire dall’idea del Carosello della vigilia di Natale.
Una risposta che ammette – eccome – repliche. E Moi non fatica ad illustrarle. «Alla zia femminista ricorda che l’occupazione femminile è cresciuta. Alla cugina che vive all’estero dille che il governo Meloni ha dato il voto ai fuorisede. Al cugino di sinistra digli che si poteva fare molto di più se il superbonus non avesse creato un super-debito. Al vicino criticone, che gli arrivi dalla Tunisia sono calati dell’80%. E al parente che non vota digli che l’alternativa a FdI è Schlein e Bonelli».
Ma è la domanda dalle cento pistole quella che incuriosisce e forse irrita di più le opposizioni in trincea social. «Il Pd ne ha fatta una analoga. Avete copiato?». La risposta è tranchant come la scelta dei regali mirati, e non lascia adito al dubbio: «Casomai è il contrario. Noi siamo usciti un’ora prima».
L'articolo Regali di Natale a Schlein e compagni, il Pd ha copiato FdI (e pure male). Moi: al lavoro sulla prossima puntata sembra essere il primo su Secolo d'Italia.