La repentina caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria rappresenta una doppia opportunità per il suo vicino, e storico nemico, Recep Tayyip Erdoğan. La prima, come è noto, è quella di allungare ulteriormente le mani sul Nord del Paese, continuando a colpire duramente i combattenti e le popolazioni curde che lo abitano. La seconda è quella di alleggerire la Turchia dal peso di milioni di rifugiati siriani accolti da anni sotto compenso dell’Unione europea. Così, come aveva fatto capire già nelle ore immediatamente successive alla fuga dell’ormai ex presidente siriano da Damasco, uno degli obiettivi è creare le condizioni ideali per un ritorno delle persone alle loro case.
E i numeri confermano che il processo è già iniziato. Oltre 25mila siriani fuggiti in Turchia durante la guerra civile sono già tornati nel loro Paese nelle ultime due settimane, ha annunciato il ministro dell’Interno turco, Ali Yerlikaya, in un’intervista con Anadolu, nel corso della quale ha aggiunto che dal 2017 sono oltre 763mila quelli rientrati nel loro Paese mentre 2.920.119 vivono ancora in Turchia sotto protezione temporanea.
Per facilitare il loro rientro a casa, ha spiegato l’esponente dell’esecutivo di Ankara, dal 1 gennaio al 1 luglio del 2025 una persona per ogni famiglia di rifugiati avrà il diritto di rientrare in Siria e di tornare per tre volte in territorio turco per preparare il rimpatrio. Una concessione che fa parte di una strategia ben più ampia, come detto, che coinvolge anche l’Unione europea, soprattutto per quanto riguarda lo stanziamento dei fondi necessari a favorire il ritorno a casa dei rifugiati. Lo ha dichiarato senza indugi proprio Erdoğan in occasione dell’ultimo viaggio in Turchia della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, dicendo di aspettarsi un sostegno economico “dall’Ue in modo tale che il ritorno dei siriani nel loro Paese diventi una realtà”. Fondi che sono prontamente arrivati, dato che proprio la capa del Berlaymont ha annunciato “un ulteriore miliardo di euro per il 2024″ per la gestione dei rifugiati.
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