“Oggi sono la mamma di Enea e non potrei essere più fiera di me. Mamme, siamo dei supereroi”. Così si conclude il lungo post su Instagram che Jacqueline Luna Di Giacomo ha dedicato al racconto del suo primo mese insieme a Enea, figlio avuto dalla relazione con il cantautore Ultimo e nato lo scorso 30 novembre. Un resoconto sincero e pieno di emozioni, attraverso il quale ha descritto gioie e difficoltà della vita da neomamma.
“Per me è ancora il 30 novembre, invece mi dicono che mancano due giorni a Natale. Faccio la doccia velocissima e confondo il rumore dell’acqua con un pianto che in realtà non c’è. Annuso la sua testolina e sento odore di latte. Ho due tette giganti che producono latte. Ho letto che il mio corpo si adatta in base alle sue esigenze per produrre i giusti anticorpi. Mi sento un supereroe. Forse lo sono. Almeno per lui spero di esserlo”, scrive la 24enne. Prosegue, poi, spiegando di aver imparato a convivere con nuove abitudini: dai pianti del neonato all’allattamento: “Piange se lo metto giù e ora dorme sul mio petto… dicono che il rumore del battito li tranquillizza, quindi ci penso e se lo merita. Amo i versi che fa quando allatto, con i sorrisi e i goccioloni di latte che colano dal labbro”. C’è spazio anche per descrivere i comportamenti del cane di famiglia: “Toffee è diventata la mia ombra, come a volersi assicurare che io stia bene. Incuriosita annusa Enea. Sta capendo di avere un nuovo migliore amico”, continua.
La vita di Di Giacomo è cambiata. E le amiche continuano a starle accanto, anche da lontano: “Per staccare un po’ la testa le chiamo su FaceTime. Si preparano per uscire mentre io tiro il latte (…)”. Mentre i giorni trascorrono, la neomamma immagina il figlio già grande: “Vorrei che rimanesse il batuffolo che è, invece già lo vedo più alto di me a dirmi: ‘Ma’, io esco”.
Diventare genitori, per molti, è una delle gioie più grandi della vita. Vale anche per la 24enne, che accoglie anche le difficoltà di accudire e crescere un figlio: “È faticoso ma ho scoperto la pazienza…infinita. Anche quanto il viso di un bambino sia calamita per gli occhi. Lo fisserei per ore (…). Dopo cena, quando la casa dà la buonanotte, scommetto con me stessa le ore di sonno che mi regalerà questo scricciolo (…) – racconta –. Vorrei dormire profondamente come prima… ma poi penso che il sonno tornerà. Come alcune delle cose che mi mancano della mia vita prima di lui. Ma quello che non tornerà più sono questi momenti fatti di prime volte. Le prime volte più belle della mia vita”.
L'articolo “Ho scoperto la pazienza e sto vivendo delle bellissime prime volte. Sono fiera di me”: Jacqueline Luna Di Giacomo dopo la nascita del figlio Enea proviene da Il Fatto Quotidiano.