PAVIA. Alla fine, dopo cinque nottate in Consiglio comunale, alcuni litigi e numerosi thermos di caffè, maggioranza e opposizione hanno trovato un accordo sul bilancio. Il centrosinistra ha fatto alcune concessioni, tra cui il ritiro dell’idea di un palazzo comunale unico (qualcuno lo chiama già il “Lissia tower”) da realizzare su un’area dismessa. L’opposizione ha rinunciato a 180 emendamenti e ottenuto alcune concessioni. L’approvazione, salvo complicazioni, dovrebbe avvenire il 27 dicembre.
Quasi all’alba
Per quanto più serena delle quattro precedenti, anche la seduta di Consiglio di venerdì sera è terminata alle 5.30 di mattina. L’opposizione ha proseguito nell’analisi dettagliata e minuziosa di ciascuno dei 300 emendamenti “scremati” dai 400 che erano stati presentati. Verso le 2.30, quando è stato chiaro che l’aula del Consiglio stava virando pericolosamente verso la sala per il veglione di San Silvestro, il centrosinistra ha riaperto le comunicazioni con l’opposizione, schierando il presidente del Consiglio comunale, Fabio Castagna e l’assessore al Bilancio, Matteo Pezza, nel faticoso ruolo di “sherpa”.
La trattativa è stata chiusa alla condizione che subito dopo l’approvazione del Bilancio verranno trattati tre ordini del giorno ai quali l’opposizione tiene molto: l’impegno a condividere la procedura che porterà alla nuova piscina Folperti, condividendo tutte le informazioni; una valutazione attenta dell’impatto che la “bretella” tra lo svincolo della tangenziale di via Olevano e via Repubblica avrebbe sul territorio; il coinvolgimento delle opposizioni nel percorso che porterà il Comune ad essere proprietario dell’ex Idroscalo. A ciò si aggiunge, come detto, lo stralcio della “Lissia tower”.
L’aggiornamento
In cambio l’opposizione ha mantenuto “solo” 50 emendamenti che tuttavia non dovrebbero essere discussi con l’intento ostruzionistico che ha caratterizzato le cinque serate di Consiglio.
La seduta è stata aggiornata al 23 dicembre (ma solo per questioni procedurali, quindi andrà deserta) e in seconda convocazione, quando la maggioranza dovrà garantire un numero minimo di consiglieri inferiore, a venerdì 27 dicembre. «Mi fa piacere – ha dichiarato ieri il sindaco Lissia – che il dialogo sia ripreso in maniera adeguata a una sede istituzionale così importante. Di certo non ci sottrarremo al dibattito».
Di cinque nottate in Consiglio restano, come vividi ricordi, il consigliere Avs Luca Testoni che venerdì sera è arrivato in seduta con un materassino gonfiabile e relativa pompa, in previsione di dover trascorrere la notte a palazzo Mezzabarba, e le digressioni della consigliera leghista Maria Eugenia Marchetti che a una certa ora ha iniziato a dissertare sulla ricetta del brasato. —
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