C’è un cittadino italiano tra i feriti nell’attentato terroristico che venerdì scorso ai mercatini di Natale di Magdeburgo, in Germania, ha provocato 5 morti. È un uomo di 40 anni, Marco Forciniti, originario di Pietrapaola, in Calabria. La conferma arriva dal sindaco del Comune della provincia di Cosenza, Manuela Labonia. “Tra i feriti che ancora lottano per la loro vita, purtroppo, ci è giunta notizia esserci un giovane, figlio di un nostro concittadino”, rende noto il sindaco su Facebook. “In questi attimi di grande sconforto esprimiamo grande vicinanza alla famiglia e l’augurio di pronta guarigione al giovane”. L’uomo, da quanto si apprende, avrebbe riportato gravi lesioni agli arti inferiori e alla schiena. E al momento si troverebbe ricoverato nell’ospedale universitario di Magdeburgo.
“Infine – aggiunge il primo cittadino – esprimiamo solidarietà alle famiglie di tutte le altre persone colpite e auguri di pronta guarigione agli altri feriti. Riaffermando vicinanza alle istituzioni e al popolo tedesco e ribadendo il forte impegno dello Stato Italiano nella lotta al terrorismo. Al fianco della Germania e in favore della stabilità e sicurezza dell’Europa intera”. “Appena avuta notizia dell’attentato di Magdeburgo, l’ambasciata italiana in Germania ha chiesto alle autorità locali se vi fossero coinvolti degli italiani. Ci è stato risposto che non risultavano cittadini italiani”, ha detto all’Adnkronos la Farnesina. L’Unità di Crisi ha appreso dai media del ferimento del cittadino italo-tedesco, alla notizia funzionari dell’ambasciata si sono recati presso l’ospedale per conoscere le condizioni di salute dell’uomo e fornirgli assistenza.
Intanto in Germania scoppiano le polemiche su ritardi, allarmi ignorati e falle nel sistema di sicurezza. Lo “schema del tutto atipico” della strage non basta a risparmiare dure critiche al cancelliere uscente Olaf Scholz. L’attentatore Taleb Al Abdulmohsen aveva già minacciato di passare all’azione nel 2013 raccogliendo, negli anni, una serie di segnalazioni giudiziarie. Fino alle più recenti – ben quattro note verbali – trasmesse a 007 e diplomazia dall’Arabia Saudita. Lo psichiatra 50enne era da tempo una minaccia per il Paese dove si era rifugiato dopo essersi allontanato dall’Islam.
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