Tutti lo vogliono, tutti lo cercano. L'ultima partita del 2024 all'Olimpico di Paulo Dybala è una collezione di pezzi di bravura e complimenti, scrive Alessio D'Urso su La Gazzetta dello Sport. Gol, assist, rigore procurato, rigore trasformato e rigore "gentilmente concesso" all'amico Paredes sono le tracce lasciate dall'argentino in una delle giornate migliori degli ultimi anni. E subito, come trasportato da una bolla spazio-temporale, la Joya ha ricreato per magia l'atmosfera dell'estate scorsa, quando ad un passo dall'Arabia Saudita disse no scaldando i cuori dei tifosi giallorossi. Oggi, invece dell'Al-Qadsiah, ci sono Galatasaray e Fenerbahce a sedurre Paulo, protagonista fino alla partita di Como di una terza stagione nella Capitale in chiaroscuro, non certo ai livelli dei primi due campionati specie con Mourinho in panchina e accompagnata dal tormentone sulla sua fragilità muscolare. Ma a volte bastano 90' per trasformare lo scetticismo della piazza in nuovo amore incondizionato, soprattutto se ora c'è Claudio Ranieri a dirigere le operazioni: "Per me Paulo quando sta bene gioca - ha detto il tecnico -. Se vedo che è stanco o la partita ha bisogno di altro, lo tolgo come tolgo altri giocatori. Come lo disse Mourinho, lo dico anch'io: tra una Roma con Dybala o senza c'è molta differenza". E Paulo che fa? L'argentino, sulla falsariga della scelta di agosto, lascia intendere di voler rimanere, in coincidenza con un rinnovo automatico al 2026 che si avvicina (mancano 6-7 partite in base poi all'avanzamento nelle coppe), magari con l'ingaggio da oltre 8 milioni che potrebbe spalmare nei mesi a venire. Ma al di là delle voci e delle clausole rescissorie ieri Dybala si è goduto la giornata. "Abbiamo fatto una grandissima partita, questi due gol mi danno tanta fiducia - ha spiegato la Joya -. Lo meritavamo. So che i tifosi della Roma mi vogliono bene, sin dal primo giorno al Colosseo quadrato. Ogni partita mi danno il loro calore, io cerco sempre di da re il meglio anche per loro. Ora arrivano Milan e Lazio, due partite che ti danno tanto da un punto di vista caratteriale". E proprio alla prossima sfida di San Siro con i rossoneri è già proiettato Ranieri, che nel commentare la prova della Roma più bella del 2024 ha aggiunto: "Non può esserci una Roma in casa e una fuori casa - ha sottolineato l'allenatore -. Non vinciamo in trasferta da aprile, non è ammissibile. Domenica andiamo a Milano e dobbiamo riuscirci. Affrontare Milan e Lazio cambia poco, noi dobbiamo giocare per la posizione di classifica che abbiamo e tirarci fuori dalle sabbie mobili. Aspettiamo la prova San Siro e chiudiamo un cerchio". Di sicuro ci proverà con lo stesso undici di ieri. Che Ranieri lasciato in campo per tutti i 90': una partita senza cambi da parte di una squadra in Serie A non si vedeva dal 2015.