Boom di stress finanziario a Natale. La sensazione di ansia e preoccupazione legata alla gestione delle spese durante il periodo natalizio raggiunge l’apice dell’anno. E a soffrirne sono soprattutto gli under34.
A fotografare lo stress sotto l’albero è un’indagine di HYPE, la neobank italiana con quasi 1,9 milioni di clienti. Una survey condotta a novembre su oltre 5.000 clienti di HYPE ha rivelato che il 22% degli intervistati vive la maggiore pressione economica proprio a dicembre, superando persino le vacanze estive, che rappresentano il secondo momento più stressante con il 18% delle preferenze. Lo studio evidenzia che i giovani sono i più colpiti: il 25% dei giovani tra 25 e 34 anni e il 23% di quelli tra 18 e 24 anni dichiarano di sentirsi sopraffatti dallo stress finanziario durante le festività. Questo fenomeno si riduce progressivamente con l’età, ma resta significativo anche tra i 55-64enni (20%).
L’ansia da spese sotto l’albero non sembra risparmiare nessuno, indipendentemente dal titolo di studio. Tuttavia, le emozioni e le abitudini legate al denaro mostrano differenze significative in base al livello di istruzione. Tra i meno scolarizzati, il 35% percepisce la propria situazione economica come una fonte primaria di preoccupazione, mentre tra i laureati questa percentuale scende al 24%.
Inoltre, il 33% delle persone con istruzione inferiore dichiara una maggiore propensione agli acquisti impulsivi, rispetto al 20% tra chi ha almeno una laurea triennale.
Sorprendentemente, le persone con livelli di istruzione più elevati associano più frequentemente il denaro a emozioni negative come ansia (37% contro il 19% dei meno scolarizzati) e frustrazione (19% contro 12%). Al contrario, chi ha un titolo di studio inferiore tende a collegare il denaro a sensazioni di tranquillità (60% contro 51%) e felicità (41% contro 31%).
Il Natale accentua lo stress finanziario, ma non è l’unico momento critico. Il 60% degli intervistati ha indicato le spese quotidiane (bollette, alimentari, cure mediche) come la principale fonte di pressione economica durante l’anno, seguite dal tempo libero (32%) e dagli acquisti di beni e servizi (22%).
Questo stress si traduce spesso nella necessità di ricorrere al credito. Il 14% degli intervistati ha richiesto un prestito nel corso del 2024, con una prevalenza tra i 44-54enni (21%). Le motivazioni principali sono gli acquisti di beni e servizi (42%) e le spese quotidiane (32%).