Il suo nome era stato inzialmente approvato come star del Capodanno di Roma. Poi la marcia indietro del Comune e del sindato Gualtieri: no a Tony Effe per via dei suoi testi “misogini e sessisti”. Tanti gli artisti che si sono schierati con il rapper, in nome della lotta a qualsiasi forma di censura: al netto del gusto, la libertà di esprimere qualsiasi forma di arte dovrebbe essere tutelata.
Tra coloro che hanno preso posizione ci sono Emma, Noemi, Giorgia, Elodie, Ariete, Lazza e anche Mahmood e Mara Sattei, che dovevano fare parte della serata al Circo Massimo e hanno scelto di non esserci, dopo il no del Comune a Tony Effe.
Ora arriva il parere di Enrico Ruggeri che ha detto la sua a TvTalk, il programma di approndimento in onda il sabato dalle 15 su RaiTre: “Vogliamo essere onesti intellettualmente? Io dopo la seconda volta che ho parlato di Covid non sono andato in televisione per tre anni, tranne che da Bernardini qua su Rai 3. E nessuno, in quel caso, ha levato scudi (…). Perché quando annullano un concerto a Povia non succede niente? Perché non appartiene a una multinazionale come Morgan, o come me, e non ha un grande management dietro. In quel caso non ci sarebbe stata una possibilità di creare un blocco solidale. Allora, si può annullare un concerto a un cantante? Sì o no?”.
L'articolo Enrico Ruggeri dice la sua Tony Effe: “Perché quando annullano un concerto a Povia non succede niente?” proviene da Il Fatto Quotidiano.