Contro la Sampdoria, pur giocando pochi minuti, Lorenzo Pellegrini ha tagliato un traguardo importantissimo nella sua carriera. Il capitano della Roma ha infatti raggiunto quota 300 presenze con la maglia giallorossa, raggiungendo al 17esimo posto nella classifica all-tim Marco Delvecchio. E a poche lunghezze nel mirino di Pellegrini ora ci sono Fulvio Bernardini (303) e Agostino Di Bartolomei (310). Un numero celebrato oggi dal sito del club che lo definisce "un piccolo momento per una partita, un momento molto importante per una carriera". Poi la storia della sua avventura alla Roma, dall'esordio da subentrato del 22 marzo 2015 a Cesena, il debutto da titolare a settembre 2017 col Verona e il primo gol firmato un mese e mezzo dopo con la Spal. "Tifoso romanista da sempre, è stato il papà ad accompagnarlo allo stadio fin da piccolo. A nove anni, dopo i primi passi nell’Italcalcio e nell’Almas, era già nel settore giovanile. La società annunciò il suo ritorno con un video in cui lui giocava alla PlayStation nei panni di se stesso". E ancora tra le tappe il gol di tacco nel derby del 29 settembre 2018, la prima volta con la fascia di capitano a dicembre 2019 in casa dell'Inter. Fino alla definitiva investitura dal 23 gennaio 2021. Questo il passato di Pellegrini, che però ora deve fare i conti con un presente e a maggior ragione un futuro totalmente nebulosi tra un contratto in scadenza 2026 e un ruolo nella Roma che ora è tutt'altro che importante, oltre al rapporto con la piazza non più idilliaco.