Il round robin delle Next Gen ATP Finals ha esaltato appieno le qualità dei talenti più puri e giovani del circuito mondiale, mettendo in ombra chi, invece, non è giunto nella città saudita con ugual mordente e spirito d’abnegazione. Nonostante le prestazioni “opache” di qualcuno, dettate dalla poca importanza data alle Finals di Jeddah, lo spettacolo, per fortuna, non è venuto a mancare.
I rispettivi Gironi Blu e Rosso hanno premiato i quattro atleti più solidi e sgargianti, tra i quali si è messo particolarmente in mostra il brasiliano Joao Fonseca, l’unico, insieme ad Alex Michelsen, a collezionare tre vittorie su tre incontri disputati. La fase caliente delle Finals prenderà il via alle 17:00 italiane (19:00 locali), dove i primi due semifinalisti saranno Learner Tien e appunto Michelsen, che daranno vita al derby statunitense, decisivo per staccare il pass per la finalissima. I due giovani californiani, amici inseparabili fuori dal campo, non si sono mai scontrati prima d’ora, e il primo atto tra loro avverrà proprio a Jeddah. Il tennis prorompente di entrambi e l’alta posta in gioco renderà tutto molto più serio del previsto, rispetto al semplice videogame “Fortnite” al quale i due amici sono soliti giocare. Tien giunge al match con due pesanti vittorie alle spalle, ottenute su Mensik e su Fils, il successo più importante ottenuto sino ad ora in carriera. Michelsen ha regolato tutti gli avversari nel round robin, approfittando persino del ritiro di Shang nell’ultimo match.
Al termine di questa interessante sfida – dove amicizia e rivalità si mixano alla perfezione – sarà il momento di Van Assche e Fonseca: l’inaspettato, contro il protagonista assoluto di queste Finals. Il classe 2004 francese si è fermato in semifinale nella passata edizione delle Finals, ma non ha avuto, in seguito, una stagione felice. Qui a Jeddah sembra aver ritrovato il suo tennis e i suoi ottimi colpi, ma Joao giunge in modo prepotente alla sfida, come confermato dallo stesso francese, che resta comunque sicuro dei propri mezzi: “Lo conosco perché è un talento incredibile. È sicuramente un avversario difficile. Il suo livello è molto alto, ma so di poterlo battere”. Fonseca, grazie alle eccezionali prestazioni ottenute nel girone, è entrato di diritto nella storia delle Next Gen Finals, diventando, a soli 18 anni, il secondo più giovane semifinalista nella storia dell’evento, solo un mese più giovane del campione 2019, Jannik Sinner.
Nell’incontro odierno – che non prenderà il via prima delle 19:00 italiane – il metronomo Van Assche dovrà contenere le sfuriate dell’incontenibile Fonseca, che ha mostrato anche un livello di dedizione e focus spaventosi all’interno del match. Il francese, meno appariscente dal punto di vista del gioco, metterà in atto grande solidità e profondità di palla. Ma basterà, contro la brillante stella di Rio?