Chissà in quanti avrebbero scommesso, nel 1990, su quel sedicenne dinoccolato, con il ciuffo da bravo ragazzo, una voce ancora immatura e dalla simpatia contagiosa, che muoveva i primi passi nel mondo della musica con la sua band, i Take That. Robbie Williams, che oggi ha 50 anni, è sposato e ha quattro figli, è uno dei pochi artisti, in abito pop, che ha avuto maggiore successo da solista che come membro della sua band degli esordi, con 85 milioni di dischi venduti e 14 album (tra Take That e carriera solista) al primo posto della classifica inglese. C’è una perfetta corrispondenza tra la hit Let Me Entertain You e la sua missione, quella di intrattenere, coinvolgere ed emozionare un pubblico trasversale per età e per gusti. Robbie sul palco è sempre prodigo di battute e di trovate sceniche, ma al tempo stesso assolutamente convincente come cantante, con una voce che negli anni si è arricchita di maggiori sfumature e colori.
Forte di un solido repertorio che consta di almeno 15-20 brani memorabili (tra cui Angels, Millenium, She’s the one, No regrets, Come undone, Let me entertain you e Feel), Williams è oggi un artista e un uomo in pace con se stesso, che vive tra Londra e Los Angeles, dopo che i ben noti problemi di droga e di depressione hanno minato alcune fasi della carriera, caratterizzata da brusche cadute e da clamorosi successi. Alti e bassi che verranno ripercorsi, in modo assolutamente originale, nel film autobiografico Better Man, nei cinema italiani dal 1° gennaio 2025. Un biopic che naturalmente ha, tra i suoi punti di forza, le canzoni di Williams, tra successi solisti, con i Take That e brani inediti composti per il film, tra cui Forbidden Road, candidata all’Oscar come Migliore Canzone Originale. Il cantante inglese avrà come agguerriti rivali per la statuetta d’oro artisti del calibro di Elton John (Never Too Late), Pharrell Williams (Piece by Piece), Trent Reznor (Compress / Repress) e Selena Gomez (Mi Camino). Scritta da Robbie insieme a Freddy Wexler e Sacha Skarbek, Forbidden Road, che accompagna i titoli di coda del film, ha un testo riflessivo, unito al suono di una chitarra acustica, che si sviluppa poi in un emozionante crescendo di archi. La canzone è contenuta nella colonna sonora di Better Man (Original Motion Picture Soundtrack), disponibile dal 27 dicembre in digitale e successivamente anche in versione fisica in formato CD. La copertina della colonna sonora è un omaggio alla celebre cover dell'album di Robbie Williams Life Thru a Lens, ma, al posto del vero Robbie, troviamo una scimmia antropomorfa realizzata con la CGI (Computer-Generated Imagery).
L’idea, alquanto bizzarra ma narrativamente efficace, è venuta al regista Michael Gracey durante la fase preparatoria del biopic, colpito dal fatto che Robbie si riferisse a sé stesso, più e più volte, come a una scimmia. «Robbie diceva cose del tipo: “Sto ballando come una scimmia”. Dopo un po', ho pensato: “Non sarebbe fantastico rappresentare Robbie come una scimmia nel film?” Perché è Robbie che sta raccontando questa storia, ed è così che vede sé stesso», ha dichiarato Michael Gracey. Basato sulla storia vera della vita di Williams, il film, raccontato dal punto di vista dell’artista, riesce a catturare il suo noto umorismo e il suo spirito indomabile. Better Man segue il suo viaggio dall'infanzia all'essere il membro più giovane di una delle boyband più famose di sempre, i Take That, fino ai suoi successi e record come artista solista, affrontando nel frattempo le sfide e le insidie che la fama e il successo possono portare. Una vittoria dell’Oscar come Miglior Canzone Originale potrebbe rilanciare discograficamente la carriera di Robbie che, dopo i trionfi di fine anni Novanta e del primo decennio del Duemila, ha subito alcune battute d’arresto negli ultimi anni, soprattutto con il flop di The heavy entertainment show (2016) che non ha ottenuto i risultati sperati, mentre è stata una piacevole sorpresa l’album natalizio The Christmas Present (2019), con i duetti insieme a Rod Stewart, Bryan Adams, Jamie Cullum, Helene Fischer e Tyson Fury, un guanto di sfida lanciato a Michael Bublé, da anni dominatore incontrastato delle festività invernali.
Per festeggiare il traguardo dei venticinque anni di carriera solista, il cantante inglese ha pubblicato nel 2022 l’album XXV, ennesima raccolta dei suoi successi, riarrangiati però in un’inedita chiave orchestrale. Speriamo che Williams, magari insieme al suo storico collaboratore Guy Chambers (a cui dobbiamo Angels, Feel e Let me entertain you), torni a pubblicare brani inediti all’altezza dei suoi classici. Nel frattempo, Robbie porterà la sua musica in giro per il mondo anche nel 2025 e non potrà mancare l’Italia, paese che l’ha sempre amato, dove l’ex Take That si esibirà giovedì 17 luglio allo Stadio Nereo Rocco di Trieste nell’unico, imperdibile appuntamento italiano del tour Robbie Williams Live 2025.