C'era anche Bryan Cristante all'evento 'No bulli', tappa della campagna di prevenzione e di contrasto al fenomeno del bullismo. Nella sede della Regione Lazio si è tenuta l'iniziativa che ha visto protagonisti sia il centrocampista della Roma che il giocatore biancoceleste Nicolò Rovella insieme al presidente della Lazio Lotito. Per i giallorossi presente anche il CFO Maurizio Lombardo. Cristante ha preso poi la parola: "È importante per tutti sensibilizzarci su questo aspetto e dare l’esempio. Noi sportivi possiamo essere un modello in campo e fuori, dobbiamo fare il massimo perché sappiamo che tanti ragazzi ci guardano e si ispirano a noi. Bisogna continuare a dare l’esempio il più possibile, sperando che le cose migliorino in qualsiasi campo". A fargli eco lo stesso Lombardo: "La famiglia Friedkin e tutta la Roma da sempre condannano gli episodi di bullismo. Il calcio ha una visibilità pazzesca, a volte nemmeno ce ne rendiamo conto. Il bullismo va combattuto con l’educazione, la formazione, quindi la conoscenza, e infine l’esempio. I nostri calciatori e noi dirigenti sappiamo di dover essere d’esempio. Il concetto dell’accettazione sembra semplice ma è spesso complicato da digerire, soprattutto quello di un risultato. Dalle sconfitte però nascono le vittorie più importanti. Sappiamo che i calciatori sono dei modelli di riferimento dentro e fuori dal campo per le nuove generazioni. Ci sono tre attori: il bullo, chi subisce la violenza e lo spettatore. Quest’ultimo è a un bivio, deve decidere se intervenire o meno. Cerchiamo di lavorare per far sì che intervenga perché il gruppo insieme può diventare invincibile".