La premier Giorgia Meloni ha abbandonato il Consiglio europeo nel corso dei lavori a causa di “un intenso stato influenzale” con febbre alta. La leader di FdI riuscita a partecipare solo alla sessione con Volodymyr Zelensky rinunciando poi al pranzo durante il quale puntava a discutere del dossier multe sulle case automobilistiche che non rispettano i parametri Ue. Con la febbre alta ha preso poi parte alla riunione dei Paesi “falchi” sull’immigrazione: in una delle sale dell’Europa Building ha incontrato insieme a Ursula von der Leyen i leader di Olanda, Danimarca, Polonia, Grecia, Cipro, Ungheria, Svezia, Malta e Repubblica Ceca per fare il punto sulle prossime tappe. A febbraio la nuova direttiva sui rimpatri, entro giugno i nuovi codici per circoscrivere i Paesi sicuri di origine con l’obiettivo di estendere il “modello Albania” a livello comunitario. Poi il forfait: è tornata in albergo a riposare.
Anche lo scorso dicembre Meloni era stata colpita da un’influenza che l’aveva costretta a rimandare per due volte la prevista conferenza stampa di fine anno, alla fine rinviata a gennaio. Quest’anno la conferenza stampa con la premier sulla manovra annunciata da Giancarlo Giorgetti a ottobre non si è mai tenuta, senza spiegazioni. Anche stavolta se ne parla dopo le feste.
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