Confermato in manovra il bonus per le ristrutturazioni e quello per la riqualificazione energetica. Ma nella bozza di testo uscito dall’esame della commissione Bilancio c’è una stretta sulle caldaie, escluse dall’agevolazione. La detrazione, si legge, “spetta anche per le spese documentate sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, ad esclusione delle spese per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, nella misura fissa, per tutte le tipologie di interventi agevolati”. Lo sgravio – che spetta per esempio a chi cambia gli infissi o installa schermature solari o impianti di climatizzazione alimentati da biomasse – è del 36% delle spese sostenute nell’anno 2025 e al 30% delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027. Per le prime case, la detrazione è elevata al 50% delle spese, per l’anno 2025, e al 36% delle spese, per gli anni 2026-2027.
“Finalmente arriva lo stop ai sussidi alle caldaie a gas”, commentano Arse, Coordinamento Free, Greenpeace, Kyoto club, Legambiente e Wwf Italia. Per le associazioni si tratta di “un passo importante verso la decarbonizzazione e l’innovazione del settore edilizio ma anche verso la riduzione dei costi in bolletta per le famiglie e verso la riduzione della dipendenza dal gas e dalle importazioni. Un’assunzione di responsabilità importante e che vogliamo sottolineare – concludono – il Parlamento ha fatto la scelta giusta: ora si prosegua nell’iter di approvazione della legge di Bilancio, senza ripensamenti”.
Ha avuto poi via libera l’emendamento che “al fine di sostenere la competitività del sistema produttivo industriale e dei relativi livelli occupazionali e di favorire l’incremento dell’efficienza energetica nell’ambito domestico” introduce un bonus per l’acquisto di elettrodomestici a elevata efficienza energetica finalizzato alla sostituzione di apparecchi obsoleti. Ennesima smentita agli annunci di Giorgia Meloni sulla “fine della stagione dei bonus”. Il contributo copre fino al 30% del costo di acquisto dell’elettrodomestico per un importo comunque non superiore a 100 euro, elevato a 200 euro se l’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare dell’acquirente è inferiore a euro 25.000. I criteri, le modalità e i termini per l’erogazione del contributo saranno stabiliti con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di Bilancio.
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