Mister Matteo Andreoletti alla vigilia di Union Cs-Padova:
“Non dobbiamo fare l’errore di sottovalutare la gara. Ci terranno a fare bella figura, non c’è nulla di scontato. Sarà una gara molto fisica, tenendola sui binari a noi consoni. Scelte in ottica Trento? Assolutamente no. Ci teniamo a fare bene, mettendo la formazione più competitiva possibile. C’è qualche defezione. Capelli ha una botta, Belli non dovrebbe recuperare. Ho la fortuna di avere comunque tante scelte. Sarò in difficoltà come sempre nelle scelte. Anche chi subentrerà dovrà darci una mano. Le energie mentali saranno tutte nella gara del Ballarin. Varas? Era entrato bene anche a Lecco, sta tornando quello che conosciamo. È una certezza, un giocatore duttile in grado di darci tante alternative. Se non giochiamo con il doppio centravanti, Varas può partire dall’inizio. In questo momento la classifica è penalizzante e sono molto verticali. Dovremo essere in grado di pareggiare la loro intensità. Sono pratici e fisici, in un campo piccolo. Per tirare fuori la qualità dobbiamo essere in grado di usare la nostra tecnica. Andreucci? Già affrontato, lui era al Como. La qualità dei giocatori fa sempre la differenza. L’identità di calcio di Andreucci è chiara, da neopromosso è figlio anche di quello che fanno gli avversari. Sarà un rivale tosto ed energico. Abbiamo una grande voglia di fare punti. Il record? È un bello stimolo, ma non sono amante di questi passaggi intermedi. Vogliamo imitare il Catanzaro vincendo il campionato, quindi raggiungendo l’obiettivo a fine stagione. Poi vogliamo allungare sul secondo posto in classifica. Il possibile +8? Manca più di un girone. Il Vicenza lotterà fino alla fine, mantenendo in distacco più ampio possibile. Anche questa potrebbe essere una partita jolly. Il doppio centravanti? Giusto sfruttarli, anche perché nessuno squadra ne ha come noi. È una valutazione che sto prendendo seriamente in considerazione. Un centravanti in più? Non è una mia richiesta di mercato. Le polemiche sul Padova? Quando stai davanti sei antipatico. Spero di esserlo ancora a lungo, sempre nel rispetto delle professionalità. Fa parte del gioco. Il pubblico in trasferta ci rende orgogliosi. Quello in casa è un po’ deludente, perché i ragazzi meriterebbero uno stadio pieno. Giocare in casa con il pubblico dalla nostra numeroso è un obiettivo che vogliamo raggiungere”
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