Il tennistavolo azzurro questa mattina ha brillato alla cerimonia di consegna dei Collari d’Oro al Merito Sportivo, le massime onorificenze, che si è svolta nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma, alla presenza del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, del presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, e del presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.
Fra gli atleti sono stati premiati Giada Rossi e Matteo Parenzan, vincitori delle medaglie d’oro nel singolare di classe 1-2 e di classe 6 alle Paralimpiadi di Parigi ed entrambi portacolori del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa. Con loro sono saliti sul palco Hwang Eunbit e Massimo Pischiutti, che hanno affiancato ai Giochi il direttore tecnico Alessandro Arcigli e hanno ricevuto la Palma d’Oro al Merito Tecnico.
«È stato veramente il coronamento di un grande sogno - ha affermato Giada Rossi - vincere la finale contro la cinese Liu Jing, l’atleta che stava disputando la sua decima finale paralimpica ed era imbattuta dalle Paralimpiadi di Pechino, è stata una soddisfazione enorme non solo mia, ma di tutta la squadra. Sono felice di essere premiata qui oggi anche con i tecnici, che hanno contribuito all’impresa, e vorrei salutare il direttore tecnico Alessandro Arcigli, che è colui che ci ha permesso di credere in questo sogno e di raggiungere questo grande risultato».
Grande emozione anche per Matteo Parenzan. «Sognavo di diventare il LeBron James italiano - ha scherzato - ma il mio fisico, come vedete, non lo ha consentito. Ho trovato nel tennistavolo uno sport bellissimo, che mi ha regalato una soddisfazione gigantesca dopo la delusione a Tokyo. In quell’occasione il presidente del CIP Luca Pancalli mi ha dato il compito prestigioso di portare la bandiera alla cerimonia di chiusura. È stata una grandissima responsabilità e da allora ho perso pochissime partite. Non finirò mai di ringraziarlo per la fiducia». Il 21enne triestino si è anche soffermato sulla scimmietta che è il suo portafortuna: «La tengo sempre con me, perché me l'ha regalata una signora che ha fatto per me moltissimo, dal punto di vista medico. Ci ha lasciato molti anni fa e penso che sarebbe stata molto felice di vedermi festeggiare qui oggi».
Nella prima foto da sinistra Matteo Parenzan, Massimo Pischiutti, Giada Rossi e Hwang Eunbit
Nella seconda foto i premiati sul palco (foto Pierpaolo Carletti)
Nella terza foto i quattro protagonisti con il Generale Stefano Spagnol, capo divisione del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa