IVREA. Da venerdì sera, 13 dicembre, è di nuovo operativo il servizio di emodinamica all’ospedale di Ivrea, 7 giorni su 7 per l’intero arco delle 24 ore sia per l’attività programmata, sia per quella in urgenza. Il servizio di emodinamica e cardiologia interventistica era stato sospeso il 10 settembre scorso per consentire la ristrutturazione dei locali e l’installazione di un nuovo angiografo. L’investimento, di oltre mezzo milione di euro, è stato possibile grazie ai fondi Pnrr.
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L’apparecchiatura, di ultima generazione, è dotata di sistemi di intelligenza artificiale e di schermi di proiezione che garantiscono la massima qualità delle immagini. Per la cronaca, il servizio ha riaperto venerdì sera ed è stato subito utilizzato nella notte per un’urgenza. Nell’ambito degli investimenti in tecnologia in Asl/To4 è prevista anche la sostituzione dell’angiografo all’ospedale di Ciriè, con una spesa che si aggira sui 700mila euro.
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La direzione sottolinea come «l’acquisizione della nuova strumentazione rientra in una strategia di potenziamento tecnologico e organizzativo che proseguirà nei prossimi mesi, con l’obiettivo di migliorare e consolidare i servizi delle cardiologie aziendali». Nel settore, sotto il profilo organizzativo, gli ultimi atti del direttore generale Asl/To4 Stefano Scarpetta (il cui mandato scade a fine mese) sono stati l’istituzione della struttura semplice Interventistica cardiovascolare ed extra afferente alla struttura complessa di cardiologia Ivrea diretta da Walter Grosso Marra che si occuperà appunto di emergenze cardiologiche e la nomina a direttore di dipartimento di area medica Gaetano Senatore, direttore della struttura complessa cardiologia Ciriè.
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A Ivrea è stato anche installato ed è già operativo il nuovo secondo acceleratore lineare della Radioterapia diretta da Maria Rosa La Porta, che lavora in sinergia con la struttura di Fisica sanitaria dell’Azienda, guidata da Massimo Pasquino. Anche la nuova apparecchiatura è stata acquisita con fondi del Pnrr (circa due milioni di euro) ed affianca l’acceleratore entrato in funzione nel 2019, sostituendo la seconda strumentazione più datata. «Il nuovo acceleratore – spiegano dalla direzione – si colloca tra i modelli più all’avanguardia che il mercato propone, in un settore in cui la tecnologia è in continua evoluzione, consente di selezionare quattro energie di fotoni e cinque energie di elettroni, con la possibilità di erogare le radiazioni in una selezionata fase respiratoria del paziente. Si tratta di un’opzione molto importante per trattare i volumi tumorali soggetti al movimento respiratorio». Il trattamento radioterapico è utilizzato nella cura del 60% di tutti i casi di tumore.
L’attenzione, ora, è concentrata su mercoledì 18, sulla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi alla conferenza dei sindaci dell’Asl/To4. È la prima volta, dall’insediamento, che l’assessore incontra gli amministratori per spiegare il suo progetto di sanità per il Piemonte e quali le strategie per risolvere i problemi. A livello locale, diverse sono le questioni aperte e tutte rilevanti. La prima, di carattere generale, riguarda la governance dell’azienda per il prossimo triennio. Il mandato di Scarpetta termina a fine dicembre e nei prossimi giorni sono attese le nuove nomine. La seconda riguarda l’iter per la costruzione del nuovo ospedale di Ivrea nell’area ex Montefibre. Undici sono state le offerte che hanno partecipato al bando per la progettazione e la volontà dichiarata da Scarpetta in più occasioni è stata quella di riuscire a procedere con l’assegnazione formale entro l’anno.