Ennesimo episodio di violenza nei confronti di un autista e dei controllori sabato 14 dicembre, verso le 12.30, in piazzale stazione, alla corsia 1, dove c’è il capolinea dei bus della linea 12 (Ferrovia– via Sorio-Selvazzano).
Sono le 12.25 quando al capolinea del 12 sta per arrivare il bus, pieno di passeggeri.
La squadra dei controllori, di cui fanno parte anche vigilanti senza pistola, si predispone per la verifica dei biglietti e degli abbonamenti.
Appena vengono aperte le porte del bus suburbano, uno dei passeggeri viene fermato da uno dei controllori. Come capita ormai spesso, l’utente dichiara di non avere il biglietto.
Il verificatore gli chiede i documenti per potergli notificare la multa, ma l’uomo dice che non li ha addosso e cerca subito di scappare via. Viene fermato da un collega di lavoro e nasce una parapiglia generale.
A un certo punto il passeggero, che cercava la fuga, prende da un cestino dei rifiuti una bottiglia e la scaglia contro il gruppetto dei controllori: solo per caso non finisce sulla testa di uno dei verificatori.
Nel frattempo arrivano sul posto sia due agenti della polizia che alcuni carabinieri a bordo di due gazzelle. Bloccano il passeggero in fuga e un’altra persona che era con lui. Dopo dieci minuti, durante i quali i carabinieri e la polizia ascoltano la versione dei lavoratori di BusItalia Veneto, i due vengono portati via per le identificazioni.
I due sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per oltraggio a pubblico ufficiale visto che i controllori sono considerati tali e per interruzione di pubblico servizio dal momento che il bus, per consentire l’intervento dei carabinieri e della polizia, è rimasto fermo al capolinea e non ha potuto effettuare la corsa di ritorno verso Selvazzano.
Non è la prima volta che un passeggero diventa violento nel momento in cui gli viene chiesto il biglietto che non ha acquistato. In passato le aggressioni ai danni degli autisti e dei controllori sono state numerose.
In genere sono avvenute a bordo o alle fermate del tram e dei bus delle linee 3, 6, 7, 10, 12, 15. L’aggressione più brutale è avvenuta oltre un anno fa alla fermata Eremitani quando un immigrato, originario del Magreb, sorpreso senza biglietto, mise le mani intorno al collo ad una dipendente donna di BusItalia.
L’episodio di sabato ha causato l’immediata presa di posizione del sindacato. «Basta», lamenta Andrea Rizzo, della segreteria territoriale della Filt-Cgil, «Servono pene severe per i violenti. La multa di 50 euro non basta».
Intanto, proprio per prevenire situazioni di rischio, i carabinieri hanno cominciato ieri mattina a mettere in atto un nuovo tipo di servizio in modo specifico sul tram, accolto con soddisfazione dagli utenti. Due militari in divisa si sono posizionati per alcuni minuti davanti alla fermata di Ponti Romani.
Sono entrati nei vagoni a controllare sia il tram che andava verso la stazione e sia quello in direzione di Prato della Valle, Guizza.
La sorveglianza mira in particolare a prevenire il fenomeno dei borseggiatori.