Si è chiusa con la settima medaglia mondiale la quinta giornata di gare a Budapest. Alberto Razzetti, meno brillante dei giorni scorsi, conquista un bronzo nei 400 misti e tiene l’Italia sul podio. Ottimi il quarto posto di Michele Busa e il settimo posto di Simone Stefanì nei 100 farfalla, bene Luca De Tullio, quinto negli 800 stile libero e la staffetta 4×100 mista mista, settima. Tanti i posti in finale conquistati dagli italiani: Benedetta Pilato nei 50 rana, Simone Cerasuolo e Ludovico Viberti nei 50 rana, Sara Curtis e Silvia Di Pietro nei 50 stile libero. E’ stata una giornata storica, come quelle che l’hanno preceduta: Crooks delle Cayman ha stabilito il record del mondo dei 50 stile libero con uno storico 19″90, McIntosh record del mondo dei 400 misti, Gretchen Walsh record nei 100 farfalla e nei 50 stile libero e Noè Ponti record del mondo dei 100 farfalla.
ALBERTO RAZZETTI 8: E’ probabilmente la peggiore versione di Razzetti quella che si vede nei 400 misti che chiudono le sue fatiche ungheresi. I km macinati nei giorni scorsi presentano il conto nell’ultimo giorno di gare con la sfida che lo vedeva tra i favoriti. Questo Borodin, però, è molto vicino a quello che aveva lasciato forzatamente dopo Melbourne e c’è poco da fare. Nella rana non riesce a trovare il solito rifugio e si vede sfuggire la possibilità di lottare per l’oro. Arriva comunque la terza medaglia individuale, la quarta del Mondiale e alla fine va bene così.
SILVIA DI PIETRO 9: Quando sta bene chi la ferma? E’ nell’ennesima finale mondiale della carriera dei 50 stile libero e domani proverà anche a dure la sua per la medaglia. Bene in batteria, brillantissima in semifinale dove se la gioca addirittura per il secondo posto con la fuoriclasse polacca Wasick. Siamo sicuri che voglia smettere?
SARA CURTIS 7.5: Altro giro, altra finale conquistata per la giovane azzurra che si conferma ogni giorno di più su livelli altissimi e lascia davvero ben sperare per il futuro. Bene in semifinale dei 50 stile, bene anche nella frazione conclusiva della 4×100 mista mista confermandosi anche preziosa nelle gare di squadra.
LEONARDO DEPLANO 7: Ritocca il personale sia al mattino che soprattutto in semifinale abbattendo la barriera dei 21″ e sfiora per tre centesimi l’accesso in finale che era l’obiettivo massimo. Continuità e solidità per il toscano che ha ancora margini di miglioramento.
LORENZO ZAZZERI N.G.: Ha gareggiato per tutta la settimana nonostante un serio infortunio, si è preso anche qualche soddisfazione. Oggi non aveva più energie e si è visto. Non giudicabile.
BENEDETTA PILATO 6.5: La condizione c’è e questa non è esattamente una buona notizia in vista delle analisi di quanto accaduto nei 100. Nel suo 50 se la gioca con le migliori e dà l’impressione di avere ancora margine anche se nella battaglia con Lilly King in semifinale non si è certo risparmiata. Ci proverà per la medaglia.
SIMONE CERASUOLO 6.5: Bene al mattino dove dà l’impressione di aver dimenticato la brutta prova nei 100, poi le nubi tornano ad addensare il suo cielo in semifinale, quando rischia addirittura di restare fuori con una prova un po’ opasticciata, non all’insgna della continuità e della sicurezza. La corsia in finale c’è e a questo punto può succedere di tutto.
LUDOVICO VIBERTI 7: C’è sempre! Migliora il personale in semifinale, va a prendersi la seconda carta da finale individuale del suo mondiale e, nel frattempo, guida la 4×100 mista mista alla finale e poi paga dazio alla stanchezza nell’atto conslusivo non riuscendo ad esprimersi come sa nella frazione a rana. Una giornata intensa ma piena di soddisfazioni.
LUCA DE TULLIO 7: Non è semplice fare gara di rimonta quando in palio ci sono le medaglie mondiali. Non si fa prendere dal panico quando resta staccato dal gruppo dopo 100 metri e quando ne mancano ancora 700 e va a recuperare quasi tutti gli avversari. Peccato perchè i tedeschi nelle serie precedenti sono andati più forte ma un quinto posto al Mondiale
LORENZO MORA 6.5: Una prova più che sufficiente in apertura di staffetta, anche se se il distacco da Lifintsev è piuttosto ampio
ELENA CAPRETTA 6: Offre la migliore versione di sè nel pomeriggio in finale con una frazione lanciata di qualità. Normale che abbia pagato dazio all’emozione ma questa prova lascia ben sperare per il futuro.