Alessandro Gentile vince il duello con Lucio Redivo, mette 33 punti col 63% dal campo e condanna la Gesteco Cividale al terzo ko consecutivo.
La squadra allenata da Stefano Pillastrini lotta fino allo scadere del 45’, cadendo solo all’overtime sotto le triple di Luca Cesana: suo il canestro del 70 pari che manda il match al supplementare, così come il decisivo 81° punto dei suoi. I ducali non giocano una brutta partita, sostenuti da circa 80 tifosi gialloblù al seguito, ma in una serata da 4/31 da tre punti non possono bastare o 26 del “Sindaco”.
Coach Pillastrini riconferma il quintetto visto a Lecce contro Nardò, con Ferrari da ala piccola e Miani da numero 5. Le due squadre trovano presto la via del canestro, alternandosi alla guida del match in un avvio frizzante. La notizia più lieta per i gialloblù è che Redivo parte benissimo, sbloccandosi subito dall’arco in risposta al canestro inaugurale di Gentile. L’argentino è bravo a leggere la distratta difesa meneghini, caricandosi la squadra sulle spalle e orchestrando l’attacco gialloblù, appoggiandosi spesso ad un ispirato Miani (16 punti in totale per lui). La gara prosegue sui binari dell’equilibrio in un finale di tempo confuso, in cui le due difese – molto fisiche – hanno la meglio sugli attacchi. Un’iniziativa di Marangon rompe l’incantesimo che strega i canestri e chiude con il 2+1 del 19-20 il primo quarto.
Il momento positivo degli ospiti continua anche nell’avvio del periodo successivo e Cividale vola sul +11, costringendo Cardani ad interrompere il gioco. La mossa scuote i Wildcats: Gentile ne mette 5 in fila e Potts chiude il primo tempo finalizzando un contropiede solitario. Si va al riposo sul 34-38. All’intervallo scorrono le immagini della copertina di “La mia vita a spicchi”, il libro di Gek Galanda, presentato proprio all’Allianz Cloud nelle ore appena precedenti alla palla a due.
Al rientro dagli spogliatoi Milano fa la voce grossa e si riporta prepotentemente in vantaggio grazie al duo Gentile-Amato: 47-44. Mentre Miani continua a sparare a salve dal perimetro (0/9 nelle ultime tre gare), Rota dall’angolo è una sentenza e pareggia i conti. Dopo il tiro libero di Dell’Agnello le due squadre entrano nel periodo decisivo sul 51-52.
Ancora una volta l’avvio premia l’intensità dei WIldcats, privati dopo 2’ della guida di coach Cardani, espulso per plateali proteste. Cividale torna a contatto e il finale è un thriller: Gentile si carica i suoi sulle spalle e segna 7 punti consecutivi, ma dalla lunetta spreca il colpo del Ko. La palla va ovviamente nelle mani di Redivo, che si alza da 8 metri e brucia la retina. L’Urania si getta disperata in avanti, Amato sbaglia due volte ma il provvidenziale Udanoh strappa altrettanti rimbalzi offensivi e serve Gentile. Il 5 va da Cesana nell’angolo, che non esita: 70 pari, overtime. Cividale accusa la stanchezza, mentre la coppia Gentile-Amato non trema. Decisivo è però ancora Cesana, che dall’arco è una senteza e fa 81-78. Redivo accorcia in lunetta, Gentile sbaglia il tiro della sicurezza e con 20 secondi sul cronometro l’argentino ha il tiro per vincere: la tripla però è lunga. Un altro brutto finale per i ducali, che pagano decisamente le rotazioni cortissime. Se a questo si aggiunge un Marks da 2/13 dal campo, vincere diventa difficile.
