PAVIA. Sull’esame del bilancio comunale di previsione, che inizierà lunedì 16 in Consiglio, si profila un muro contro muro. Dei 439 emendamenti presentati dall’opposizione, infatti, 130 non sono stati ritenuti ammissibili. Valutazione che è stata fatta dai dirigenti dei settori. Ne è “sopravvissuto” uno relativo alla reintroduzione del taser. L’assessore al Bilancio, Matteo Pezza, auspica un confronto produttivo, ma l’opposizione sta affilando le armi.
Scontro muscolare
«Se l'obiettivo dei consiglieri di opposizione – dice l’assessore Pezza – è tentare di incidere sulla proposta di bilancio, allora si concentrino sui 20-30 emendamenti di sostanza e abbandonino gli altri. Diversamente, se l'intento è quello di avere uno scontro muscolare con la maggioranza, saremo costretti a votare uno a uno tutti i 300 emendamenti per arrivare alla approvazione del bilancio, nell'interesse dei cittadini». «L'auspicio – aggiunge Pezza – è che la politica non perda di vista il fatto che votare in tempo il bilancio preventivo significa erogare correttamente i servizi e attuare tempestivamente i progetti per la città ».
Ascoltando le prese di posizione di alcuni esponenti dell’opposizione di centrodestra, tuttavia, pare che ben difficilmente la discussione si limiterà a 20 o 30 emendamenti. Nicola Niutta, capogruppo di Fratelli d’Italia, ad esempio dice: «Sono stati usati pareri tecnici per cassare i nostri emendamenti che, invece, avevano una valenza politica. Ci viene detto che mancano le risorse, ma se io - facendo un esempio - chiedo che si intervenga sul castello di Mirabello, la spesa può essere distribuita su tre anni, considerato che la programmazione è triennale». E ancora: «L’attuale vice sindaca Moggi, quando era all’opposizione lamentava il fatto che i tecnici invadessero il campo della politica, ma ora che il centrosinistra è maggioranza fanno la stessa cosa. Quindi i 300 emendamenti che sono stati giudicati ammissibili li discuteremo tutti, uno per uno». Altrettanto critiche sono le parole della consigliera comunale leghista Maria Eugenia Marchetti: «Assistiamo a un atteggiamento che gli stessi vertici della giunta attuale, a suo tempo consiglieri comunali, avevano ritenuto scorretto, dimostrando incoerenza ancora una volta».
Buon senso
«Emendamenti di carattere politico – prosegue Marchetti – di buon senso e presentati per fornire un contributo positivo al bilancio e al documento unico di programmazione, sono stati respinti dai dirigenti, sostituendosi alla politica. Mai nessuna amministrazione precedente ha cassato così tanti emendamenti, appigliandosi al vincolo della mancanza di risorse economiche dell’ente: il consigliere comunale dà un contributo politico, presentando l’emendamento, rimettendo alla successiva valutazione tecnica per il reperimento delle risorse. Questa è la dimostrazione che questa amministrazione non ha intenzione di aprirsi al dialogo e, anzi, assume un atteggiamento di sfida e provocazione nei confronti dei gruppi di opposizione».
Uno dei temi caldi riguardante il bilancio è l’interruzione della sperimentazione del taser, la pistola a impulsi elettrici che era stata introdotta dall’ex assessore alla Polizia locale, Pietro Trivi, in dotazione agli agenti del comando di viale Resistenza e che il nuovo assessore, Rodolfo Faldini, ha revocato. L’opposizione aveva presentato alcuni emendamenti sul tema: ne è stato giudicato ammissibile solo uno che chiede di destinare fondi alla ripresa della sperimentazione. Anche su questo tema, a partire da lunedì sera, maggioranza di centrosinistra e opposizione di centrodestra si confronteranno in Consiglio comunale.