Voghera. Al photofinish, ma ce l’ha fatta. A poco meno di un mese dalla fine del 2024 l’ospedale di Voghera ha tagliato il traguardo dei 500 nuovi nati, ovvero della soglia prevista dai protocolli ministeriali per garantire la sicurezza delle mamme e dei neonati.
La soglia sotto cui, peraltro, i punti nascita italiani rischiano di chiudere. Per essere precisi, al momento i nati all’ospedale di Voghera nel 2024 sono 522, e previsionalmente potrebbero arrivare a circa 540 entro il 31 dicembre.
Il trend
Un incremento, rispetto al 2023, del 13,5%: in quell’anno, infatti, i fiocchi erano stati 460.
A leggerlo così, il dato sembra positivo (soprattutto se consideriamo il calo generale delle nascite che si registra a livello nazionale e sta diventando un trend ormai cronico) ma per analizzare i numeri occorre ricordare che nell’agosto 2023 ha chiuso il Punto nascite di Stradella.
Punto nascite che, da solo, in sette mesi del 2023 ha fatto nascere 250 bambini, mentre in tutto l’arco del 2022 ne aveva registrati 360. Conti alla mano, quindi, Voghera non ha assorbito (come sarebbe stato logico pensare) i nuovi nati di Stradella se non in piccola parte. Ed è su questo punto che vengono fatte riflessioni statistiche sulle dinamiche dei ricoveri.
In caso contrario, cioè con il totale assorbimento delle partorienti stradelline, l’ospedale di Voghera avrebbe, infatti, dovuto raggiungere cifre ben diverse, che anche con tutte le tare del caso avrebbero dovuto superare le 600 o 700 unità. I motivi, ovviamente, sono diversi e coinvolgono le scelte delle future mamme.
Da una parte c’è quello logistico, perché l’ospedale di Stradella raccoglieva partorienti in arrivo da tutto il circondario collinare (e di parte di quello piacentino), che, una volta chiuso il Punto nascite, hanno preferito orientarsi per vicinanza geografica su Piacenza o su Pavia, entrambe più vicine del reparto maternità di Voghera.
Su cui, comunque, gravitano gli stessi medici che lavoravano a Stradella e che ora hanno potenziato la struttura di via Volturno.
Asst, che alle domande in merito ha preferito non rispondere, starebbe comunque facendo dei miglioramenti per il reparto.
In questi giorni, infatti, il nido al terzo piano dell’ospedale vogherese, è oggetto di lavori (motivo per cui i neonati sono stati spostati temporaneamente al piano di sotto, in ginecologia) e a breve verrà spostato di nuovo al terzo piano ma in un altro settore dove, comunque, la struttura è più nuova.SERENA SIMULA