«Ennesimo venerdì di sciopero caratterizzato da caos, violenze e danneggiamenti» ha dichiarato il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, criticando la giornata di protesta indetta dal sindacato USB e da altre sigle sindacali come CubTrasporti. Lo sciopero generale, inizialmente limitato a quattro ore da un’ordinanza ministeriale, è stato riportato a 24 ore grazie a una decisione del TAR del Lazio. A supporto della protesta, motivata da richieste di rinnovi contrattuali, salari adeguati all’inflazione e critiche alla Manovra 2025, si sono aggiunti anche i lavoratori ferroviari dopo un recente incidente a Mercitalia Rail.
Il settore dei trasporti è stato il più colpito: la circolazione ferroviaria, sia a lunga percorrenza che regionale, è stata pesantemente compromessa, con cancellazioni e ritardi che si protrarranno fino alla fine della giornata. Trenitalia e Italo hanno invitato i passeggeri a controllare le liste dei treni garantiti, mentre Trenord ha cancellato il 35% delle corse in Lombardia, mantenendo solo quelle essenziali.
Anche il trasporto urbano ha subito gravi ripercussioni: a Milano, metro e tram hanno sospeso le corse dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 fino a fine servizio, con alcune linee completamente chiuse. Situazione simile a Roma, dove le linee A e C della metropolitana sono rimaste ferme, e Napoli, dove Cumana e Circumflegrea hanno operato a singhiozzo. A Torino, Bari e Genova i servizi sono stati garantiti solo nelle fasce di garanzia, con forti ripercussioni sul traffico cittadino.
Alla giornata di sciopero si è sovrapposta una manifestazione pro-Palestina a Torino, che è degenerata in scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine. Il corteo, partito da Palazzo Nuovo, ha bloccato ingressi universitari, lanciato uova contro l’Ufficio scolastico regionale e il Politecnico, e raggiunto le OGR, dove si teneva un evento con il sindaco Stefano Lo Russo. Durante gli scontri, alcuni manifestanti hanno lanciato sassi contro la polizia, ferendo due agenti. Due persone sono state fermate e successivamente rilasciate.
Il vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino, ha condannato con fermezza gli episodi di violenza, definendo il lancio di sassi contro i poliziotti un «atto grave e intollerabile». Luca Pantanella del sindacato FSP Polizia ha criticato l’utilità della protesta, sottolineando come simili azioni rischino di danneggiare le cause che intendono sostenere.
La giornata ha riaperto il dibattito sul diritto di sciopero. Salvini ha annunciato l’intenzione di rivedere la normativa in materia, denunciando un uso sempre più politicizzato di questa forma di protesta. Le tensioni politiche e sociali sembrano destinate a proseguire, con ulteriori mobilitazioni già programmate nei prossimi giorni, come quella del settore aereo prevista per il 15 dicembre.