Un talento in cui limiti sono ancora inesplorati. Lo si era capito a Riccione, in sede di Assoluti invernali, che Sara Curtis avesse in lei qualcosa di speciale. Quattro titoli in vasca corta, spaziando nella velocità dello stile libero e nel dorso, non sono cose normali entro i nostri confini. E così, l’allieva di Thomas Maggiora si è messa alla prova nella vasca di Budapest, affrontando una settimana di gare molto intensa e probante nella rassegna iridata.
Oggi è arrivata per lei la prima medaglia d’oro a livello assoluto, pur in staffetta. Una 4×50 stile libero mista magica in cui Sara ha dato un contributo decisivo, regalando all’Italia un risultato che nella storia non era mai arrivato. La sensazione è che si trovi solo a “Caro amico ti scrivo“, parlando di questa ragazza perché le potenzialità sono decisamente importanti.
All’azzurrina, classe 2006, le doti caratteriali non mancano e la voglia di affrontare un campionato con questo piglio, competendo tutti i giorni tra prove individuali e di squadra sta a sottolineare una certa mentalità. Un Mondiale in cui il talento si è solo intravisto e magari domani, nei suoi 50 stile libero, potrebbe brillare ulteriormente.
Il Direttore Tecnico, Cesare Butini, e i suoi collaboratori sanno di avere un grande atleta per le mani e aver fatto in modo che questo campionato fosse una sorta di trampolino di lancio nell’inizio del quadriennio olimpico di Los Angeles 2028 non è casuale. Sarà interessante verificare in che modo i miglioramenti che la ragazza piemontese sta evidenziando si presenteranno in vasca lunga.