CUORGNE’. Una raccolta fondi in piazza Martiri della libertà (zona fontana) sabato 21 dicembre, dalle 9 alle 18,30, da destinare al Centro anziani.
E poi un esposto alla Prefettura per fare luce sulla mancata discussione durante il consiglio comunale del 27 novembre, in quanto pervenuta oltre i termini previsti dal regolamento sul funzionamento del parlamentino cittadino, dell’interpellanza presentata dal gruppo di minoranza “Cuorgnè c’è”, avente ad oggetto la situazione dello stesso Centro e la gestione di Villa Filanda.
i due fronti aperti
Sono i due fronti sui quali si concentra l’azione del consigliere di opposizione Davide Pieruccini che in occasione dell’ultimo consiglio aveva polemicamente abbandonato l’aula. A sostegno della sua tesi, menziona l’articolo 28 punto 2 del vigente regolamento sul funzionamento del consiglio comunale che recita: «L’ interpellanza deve essere presentata per iscritto ed è posta all'ordine del giorno della prima seduta consiliare durante la quale il sindaco e la giunta provvedono a rispondere purché sia pervenuta entro il quinto giorno non festivo precedente a quello in cui si tiene la seduta di consiglio».
le date che non tornano
«Ho inviato richiesta di interpellanza venerdì 22 novembre intorno alle 13, dopo aver ricevuto la convocazione del consiglio sempre il 22 novembre alle 9 circa» ha rimarcato il consigliere di minoranza. L’assise è stata convocata per il 27 per cui l’interpellanza secondo Pieruccini è stata depositata nel termine regolamentare, essendo venerdì 22 novembre il quinto giorno non festivo antecedente la data del consiglio. «Sarà il Prefetto a prendere posizione sul regolamento del consiglio comunale a seguito del mancato inserimento dell’interpellanza e la negazione ad un mio intervento- aggiunge-. E adesso vedremo chi è che siede in Consiglio e non conosce le regole».
Intanto, il consigliere di minoranza scenderà in piazza per raccogliere fondi a favore del Centro anziani sul quale pesa anche una indagine della Procura di Ivrea che ha aperto un fascicolo dopo un esposto presentato nelle scorse settimane.
«Un luogo sociale e di aggregazione è di tutta la comunità- osserva ancora Pieruccini-. Per far rinnovare il contratto di affitto, c’è bisogno del sostegno di tutti i cittadini, associazioni, movimenti o partiti politici. Vi aspettiamo al gazebo per interrompere con un sostegno economico la chiara volontà dell’amministrazione comunale di chiudere per sempre il Centro anziani a Villa filanda. Serve la massima condivisione perché tutti insieme possiamo farcela».
la risposta della sindaca
Da tempo stiamo interloquendo con il direttivo del Centro anziani - replicano la prima cittadina, Giovanna Cresto, e l’assessore alle Politiche sociali, Elisa Troglia-. Sono state proposte alternative economicamente più sostenibili rispetto a Villa Filanda e, comunque, idonee alle attività del Centro, ovvero il gioco delle carte. Ad oggi, però, nessuno del direttivo ha accolto il nostro invito; solo la scorsa settimana il presidente, Antonino Lupica Rinato, si è detto disponibile a valutare le possibili alternative e per venerdì (oggi per chi legge, ndr.) è previsto, finalmente, un sopralluogo».
«Nessuno ha mai proferito la parola chiusura del Centro anziani- concludono Cresto e Troglia-. Durante il nostro mandato, avevamo stanziato un piccolo aiuto economico che il Centro non ha mai riscosso (come non ha mai presentato un bilancio ndr). Abbiamo più volte tentato di mettere il Centro in rete con le altre realtà che operano per la terza età, aggregazione e sociale, con scarsi risultati. Spiace vedere come una situazione che di per sé si sarebbe potuta risolvere con un minimo di collaborazione e buon senso sia stata, invece, strumentalizzata ad uso e consumo di soggetti in cerca di visibilità. Certo non è il c\lamore mediatico la soluzione che consentirà al Centro anziani di proseguire nelle attività».
