Le Portel (Fra), 10 dicembre 2024 – La seconda trasferta in meno di 48 ore, dopo quella vittoriosa a Venezia, alla fine porta il conto alla Dinamo Sassari in FIBA Europe Cup, che a Le Portel regge per 30′ prima di terminare la benzina e crollare inesorabilmente nel periodo conclusivo, consegnando il successo ai francesi per 83-76 e i loro primi due punti nel Gruppo L.
Sardi arrivati con la lingua di fuori sul rettilineo del traguardo, dopo una gara in cui gli uomini di coach Nenad Markovic hanno dato tutto e retto alla grande alla maggiore fisicità dei padroni di casa, più grossi, più alti e più alti: insomma più tutto!
Sforzo che non è bastato ai due trascinatori di questo Banco ultimamente: Brian Fobbs, 12 punti e costante uomo in più in difesa anche stasera, e un Justin Bibbins sempre più leader di questo gruppo, cosa impensabile solo un mese fa, a cui non son bastati i suoi 10 punti e 7 assist per opporsi alla penultima forza del campionato transalpino.
La squadra di coach Eric Girard, infatti, ristagna in fondo alla Pro A francese, ma in questa FIBA Europe Cup è stata capace spesso di trasformarsi, con un pacchetto di lunghi che farebbe veramente la differenza anche in Italia. Come l’ex Scafati, John Nunge, protagonista assoluto oggi ed MVP con i suoi 19 punti; per non parlare della coppia di corazzieri Lahaou Konate e Digue Diawara, rispettivamente 18 e 19 punti, è capaci di tenere costantemente in scacco la difesa sassarese con la loro esplosività e il loro atletismo.
Una gara in costante equilibrio, con i francesi che hanno tentato più volte di allungare e con Bibbins e compagni abili nel restare sempre con la testa dentro la partita, rientrando e rispondendo ad ogni break subito. Un extra sforzo che alla lunga la Dinamo ha pagato, specialmente in avvio di ultimo quarto, con i padroni di casa che hanno alzato i giri del motore e con gli uomini di Markovic rimasti piantati al palo.
Infatti negli ultimi dieci minuti Sassari è apparsa visibilmente sulle gambe, complice certamente la lunga trasferta ad un passo dal canale della Manica, dopo aver fatto l’impresa domenica scorsa nel Canal Grande di Venezia.
A cominciare da chi era stato bravo a portare il Banco a giocarsela fin a quel momento, Bibbins e Fobbs a cui le polveri si sono inesorabilmente bagnate e allora per tutta la squadra la luce si è definitivamente spenta. Attacco incapace di costruire qualsivoglia vantaggio, con percentuali al tiro ormai precipitate e difesa che iniziava a lasciare vuoti incolmabili dentro l’area, con i centri Halilovic e Renfro in evidente difficoltà.
Sul -10 gli ospiti si sono formalmente arresi, concedendo il favore delle armi ai padroni di casa, che hanno finito in crescendo la gara, a differenza di un Banco di Sardegna capace di far segnare tutti e nove i giocatori messi sul parquet, a cui però è mancato l’acuto del singolo per invertire le sorti di una gara segnata.
Una sconfitta che complica il cammino europeo di Sassari in questa seconda fase di Europe Cup, ancora ultima con due sconfitte in altrettante gare e con i margini di errore che si assottigliano sempre di più.
Ma prima di rimediare a questa situazione in coppa, la Dinamo avrà un fine di dicembre intenso in LBA, a partire da domenica prossima nel lunch match contro Reggio Emilia, una sfida mai banale da queste parti e che in caso di successo potrebbe aprire nuovi scenari per i sassaresi, impensabili anche solo due settimane fa.
Con il girone d’andata agli sgoccioli, il 7 gennaio del nuovo anno sarà tempo di rituffarsi nella seconda coppa della FIBA e per risollevarsi la squadra di Markovic avrà davanti lo stesso avversario che esattamente un anno fa, negli stessi identici giorni, eliminava proprio i sardi nel proprio cammino europeo.
Quella Cholet, oggi leader nel campionato francese, e che dodici mesi fa mise fine alla campagna in BCL dei sardi dopo una serie beffarda, conclusasi solamente alla terza gara e che segnò anche le sorti dell’allora coach Piero Bucchi.
Che strana sensazione di déjà vu!
ESSM Le Portel – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 83-76
Parziali: 14-16; 29-24; 18-20; 22-16.
Progressione: 14-16; 43-40; 61-60; 83-76.
Alessandro Cappelletti 6: primo tempo al piccolo trotto per il play umbro, non riuscendo a mettere sempre in ordine l’attacco biancoverde. Nel terzo periodo dà però una sferzata alla sua gara con un paio di canestri vitali che tengono la Dinamo costantemente in partita. Nel finale cala, lui come tutti gli altri.
Justin Bibbins 6.5: ormai è un altro giocatore rispetto a quello compassato d’inizio stagione. Anche stasera trascina i compagni per gran parte del match, sia in attacco segnando 10 punti e smazzando ben 7 assist, che in difesa, rimanendo sempre aggressivo e rubando anche 3 palloni con l’aiuto di Halilovic. Nel finale anche lui paga dazio sul piano delle energie, ma gli alibi ce li ha tutti.
Miralem Halilovic 6.5: gara in sofferenza per il bosniaco, ma era preventivabile visti i corazzieri francesi sotto le plance. Parte bene ad inizio gara, è aggressivo nei blocchi portati dai centri francesi toccando e rubando una sfilza di palloni che fanno sempre andare la Dinamo in contropiede, ben 3 le rubate. Ma quando non riesce ad anticipare, stare là sotto a cercare di contenere Konate e soci è veramente dura. Alla distanza si spegne, commettendo qualche persa di troppo (4), chiudendo con 8 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e due stoppate.
Brian Fobbs 6.5: meno sfavillante rispetto a quello ammirato in laguna, ma è uno dei pochi a non spaventarsi nell’attaccare il ferro contro i colossi di Le Portel. Il tiro dall’arco va a sprazzi, 2/8 con il 25%, ma quando tutti i compagni si spengono nell’ultima frazione, lui riesce a portare il suo mattoncino alla causa.
Matteo Tambone 6.5: con le energie al lumicino di tutta la squadra, come sempre lui è il bagliore che segna la via a tutti. In difesa è encomiabile e quando serve togliere le castagne dal fuoco in attacco, lui si fa trovare pronto con 3/6 dai 6,75 e 11 punti a referto.
Giovanni Veronesi 5.5: meno brillante rispetto ad un paio di settimane, ma è anche fisiologico, non poteva tirare sempre con percentuali alla Steph Curry. In realtà la mano sarebbe anche calda stasera, segnando 9 punti con un 2/3 dall’arco, ma in difesa paga la maggiore stazza e vivacità dei francesi, Nunge su tutti.
Eimantas Bendzius 5.5: a differenza di Venezia i problemi di falli questa volta non lo limitano, in compenso entrare in ritmo per il capitano gli risulta complicato. I francesi sono bravi a non concedergli troppo spazio, ma quando le maglie difensive si allargano il lituano non punisce dall’arco, tirando con il 2/8 e con una delle due triple segnate a gara ormai persa. 8 punti per lui e 8 rimbalzi.
Luca Vincini 6: bravo a massimizzare nei pochi minuti concessi. Se ce n’è bisogno lui risponde sempre presente.
Nate Renfro 6: contro gli armadi di Le Portel è l’unico a reggere il colpo e contenere un minimo lo strapotere atletico degli avversari. I problemi di falli lo limitano, ma i 6 punti e i 6 rimbalzi evidenziano la presenza dell’americano.
L'articolo FIBA Europe Cup #Game2 Group L 2024-25: la Dinamo Sassari finisce la benzina sul più bello, Le Portel vince e lascia i sardi in fondo al girone proviene da All-Around.
