Rocio Espinoza Romero, la 34enne travolta e uccisa da un camion a Milano, avrebbe cercato di fermare l’autista alzando le mani e sbracciandosi, ma il conducente l’ha investita, trascinandola per 13 metri. A riferirlo è un testimone oculare, come emerge dalle indagini condotte dalla Polizia locale e dalla pm Paola Biondolillo, che ha richiesto la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere per Francesco Monteleone, accusato di omicidio stradale aggravato dalla fuga. Il camionista come riporta il Corriere della sera avrebbe dichiarato: “Non me ne sono accorto”, ma gli inquirenti ritengono che fosse consapevole di quanto accaduto, anche in base a diversi indizi, tra cui il fatto che, poco dopo l’incidente, ha contattato il suo avvocato.
Secondo la Procura, ci sono almeno quattro elementi che dimostrano che Monteleone fosse a conoscenza dell’incidente. In primo luogo, l’investimento non sarebbe avvenuto nell’angolo cieco del camion (che pur avendo dispositivi di sicurezza non li aveva attivati), ma in un impatto frontale che ha coinvolto quattro persone. Tra queste, la nonna dei bambini, sbalzata a otto metri di distanza e attualmente ricoverata in prognosi riservata, e i due gemelli, che hanno riportato una prognosi di cinque giorni. Tutti erano ben visibili all’autista, poiché si trovavano dal lato del conducente. In secondo luogo, dopo l’investimento, il camion si è fermato per circa quattro secondi, come confermato dalle telecamere di sorveglianza, prima di ripartire e dirigersi verso una cava ad Arluno, continuando a lavorare come se nulla fosse accaduto.
Inoltre, prima di essere arrestato, Monteleone avrebbe tentato di chiamare il suo avvocato, ma non ricevendo risposta, gli avrebbe inviato un messaggio su WhatsApp. Il suo telefono è stato sequestrato per verificare se stesse utilizzando il cellulare al momento dell’incidente. Un altro elemento che confermerebbe la sua consapevolezza sarebbe il fatto che un testimone, alla guida di un’auto, abbia iniziato a suonare il clacson per cercare di fermare il camion, seguito da altri veicoli. Sempre il testimone ha raccontato che la vittima, poco prima di essere travolta, aveva alzato le mani per cercare di attirare l’attenzione dell’autista. La Pm ha sottolineato la necessità di una misura cautelare, evidenziando il rischio che l’indagato possa reiterare il reato. Gli accertamenti su alcol e droghe hanno dato esito negativo. Monteleone, che non ha precedenti penali e si è avvalso della difesa dell’avvocato Roberto Tournier, sarà interrogato dal giudice le indagini preliminari Alberto Carboni venerdì.
L'articolo Milano, la mamma “trascinata per 13 metri” dal pirata della strada. L’autista “Non mi sono accorto” proviene da Il Fatto Quotidiano.
