Un’anziana, spaventata da un truffatore che le ha riferito la falsa notizia di un incidente che vedeva coinvolta sua figlia, è stata indotta con l’inganno a consegnare i contanti che aveva in casa, circa duemila euro, assieme ad alcuni gioielli (il cui valore non è ancora stato stimato). È accaduto nel pomeriggio di martedì 10 dicembre a un’ottantenne udinese, residente nella zona di via Planis.
La donna, una volta accortasi dell’inganno, ha segnalato il fatto ai carabinieri. Del caso, ora, si stanno occupando i militari dell’Arma della stazione di Udine Est.
Il malvivente aveva contattato la signora telefonicamente, chiamandola sulla linea fissa di casa. Si era presentato dicendo di essere un carabiniere intervenuto dopo un grave incidente stradale. «Sua figlia è ritenuta responsabile dello scontro – si è sentita dire l’anziana – e ora, per evitarle il carcere, è necessario versare immediatamente una somma consistente». Sopraffatta dalla preoccupazione, come qualsiasi genitore, la donna purtroppo ha dato credito a quelle parole e ha cominciato a racimolare tutto ciò che di valore aveva a portata di mano. Per poi consegnarlo a un complice del finto carabiniere che si è presentato a casa sua a ritirare i preziosi.
Va detto, però, che il nostro sistema giudiziario – contrariamente a quello di altri Stati – non prevede il versamento della cosiddetta “cauzione” in denaro al posto di un’eventuale detenzione cautelare prima del processo. Dunque ogni richiesta in tal senso è una truffa.