Quindici giorni di agonia, ha lottato con tutte le sue forze ma non ce l’ha fatta Ambra Arimaldi, mamma di 44 anni. Lascia il marito, una figlia di 13 anni e un figlio di 8. «Una bravissima moglie e una grande mamma», è il commosso ricordo del marito Mario.
Nel pomeriggio del 26 novembre la donna è stata investita da un’auto all’altezza dell’incrocio tra via Ungheresca Nord e via Padania a Saccon di San Vendemiano.
Subito le sue condizioni erano apparse gravissime. La ferita è stata elitrasportata al Ca’ Foncello di Treviso, dove è rimasta ricoverata nel reparto di terapia intensiva in queste due settimane.
I medici hanno fatto di tutto, ma le lesioni riportate nell’urto con un’Audi Q3 erano troppo gravi.
Le speranze di familiari e amici però sono definitivamente tramontate mercoledì 11 dicembre, quando è stato dichiarato il decesso. La Procura probabilmente aprirà un fascicolo per omicidio stradale. I familiari hanno scelto di donare gli organi, l’ultimo gesto di generosità di una donna legata alla sua famiglia.
«Vogliamo ringraziare sia l’equipe della donazione organi di Treviso, persone fantastiche, così come il personale della terapia intensiva, medici e infermieri di cuore che ci sono stati vicini», dice il marito Mario. «Aveva sempre il sorriso, aveva anche gli occhi che sorridevano, era così che mi ero innamorato di lei, una donna fantastica», nella mente del marito si accavallano tanti pensieri ed emozioni. Erano sposati da 14 anni.
Ambra Arimaldi era originaria di Latina, si era trasferita con il compagno nel Trevigiano e da due anni e mezzo con i due figli vivevano a Ponte della Priula.
«Avevamo preso insieme la casa dei nostri sogni», racconta il marito, militare dell’esercito. I loro sogni si sono spezzati quel maledetto martedì pomeriggio di fine novembre. La 44enne era un’estetista, aveva lavorato nel negozio Carpe Diem di Conegliano e si era specializzata nel settore dei prodotti della cura della persona e bellezza. Il funerale si svolgerà nel tempio votivo di Ponte della Priula.
