«Con i soldi delle Generali rifaremo il pavimento di piazza dell’Unità». Il sindaco Roberto Dipiazza ha le idee chiare su come vorrebbe investire i 13 milioni e 200 mila euro che il Comune si appresta a incassare dalla vendita di Palazzo Carciotti, aggiudicato all’asta dal Leone dopo sei anni di vani tentativi di cedere il più antico edificio del neoclassicismo triestino. «Entro la fine del mio mandato – afferma Dipiazza – vorrei restituire a Trieste una piazza rimessa a nuovo, finalmente sistema e all’altezza di questa città».
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L’idea è accarezzata dal primo cittadino da diversi anni. È sotto gli occhi di tutti come piazza Unità versi ormai da tempo in condizioni di forte trascuratezza: pietre completamente sgretolate, buchi rattoppati. L’arenaria appare ovunque consumata: in particolare davanti al palazzo della Prefettura, tra le parti più ammalorate della piazza.
Il progetto per riqualificarne la pavimentazione era stato inserito nel piano triennale delle opere già nel 2022, senza però mai trovare seguito, considerando l’importante impegno che l’intervento avrebbe richiesto. In precedenza Dipiazza aveva calcolato che sarebbero stati necessari «diversi milioni», comunque una cifra significativa.
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I 13,2 milioni in arrivo dalle Assicurazioni cambiano ora le carte in tavola. L’assessore al Bilancio Everest Bertoli evidenzia come i proventi della vendita di Palazzo Carciotti saranno «in generale un importante aiuto per le finanze del Comune: ci agevolerà nel prendere decisioni importanti più rapidamente e – sottolinea Bertoli – una volta inseriti a bilancio, i fondi potranno essere investiti in grandi opere pubbliche: tra queste – afferma Bertoli – ci sarà sicuramente anche la pavimentazione di piazza Unità».
«La riqualificazione di piazza Unità sarà tra i progetti più importanti da portare avanti nel prossimo futuro: il pavimento si sta sgretolando è c’è forte necessità di intervenire», conferma l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi, stimando di poter dare avvio all’iter già entro la prossima primavera. «Bisognerà ricominciare da capo con la procedura, ma la certezza di risorse – precisa Lodi – ci permetterà di avviare e portare avanti la progettazione già nei prossimi mesi».
Il sindaco Dipiazza punta a vedere piazza Unità riqualificata entro la fine del suo mandato. «Il problema di quel pavimento è che per le pietre sono stati scelti materiali di scarsa qualità, mentre basta fare due passi in piazza Verdi o piazza della Borsa per vedere un risultato completamente diverso: lì – precisa il primo cittadino – sono state utilizzate delle pietre di valore».
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In passato Dipiazza aveva abbozzato l’idea di utilizzare, per la parte centrale della piazza, i masegni recuperati dal Porto Vecchio, mentre per la cornice (la fascia più vicina ai palazzi) si potrebbe optare per della pietra arenaria, proveniente ad esempio dall’area di Muggia. Il progetto, dopo tanti anni, potrebbe ora contare su risorse che raramente un ente municipale vede piovere dal cielo. —