Una bambina di 10 anni circa è arrivata da sola a Lampedusa su una barca. A soccorrere il barchino partito da Sfax, in Tunisia, il giorno dell’Immacolata sono stati gli operatori del veliero Trotamar III, della ong tedesca Compass collective, che hanno sbarcato la bambina all’alba, al molo commerciale dell’isola. La piccola migrante, da quello che i soccorritori sono riusciti a capire, è originaria della Sierra Leone.
Sarebbe lei l’unica sopravvissuta del naufragio di una barca in metallo verificatosi tre giorni fa. Da Sfax erano partiti in 45 , ma la barca, secondo il racconto fatto dalla minore ai soccorritori, è affondata a causa di una tempesta. Il veliero di Compass collective era in zona per un altro intervento, alle 3.20 della notte. La bimba, è stato riferito, si teneva a galla grazie a una camera d’aria e a un giubbotto di salvataggio. E’ arrivata a Lampedusa alle 6 ed è stata subito portata al poliambulatorio di Lampedusa dove i medici la stanno visitando. È in buone condizioni cliniche ma è scioccata. Guardia costiera e guardia di finanza stanno perlustrando l’area dove è stata soccorsa per cercare persone e tracce del naufragio.
Prima del suo arrivo sull’isola, nel corso della notte erano già sbarcati 356 migranti. Cinque le imbarcazioni, una delle quali con 111 persone a bordo, soccorse dalle motovedette della capitaneria, della guardia di finanza e dell’assetto Frontex. Sul primo barcone, salpato da Sabratah in Libia, c’erano appunto 111 (13 donne e 11 minori) egiziani, eritrei, pakistani, siriani, sudanesi e somali. Sugli altri, da un minimo di 45 a un massimo di 87 bengalesi, siriani, marocchini, sudanesi e iraniani. A dire dei 5 gruppi di migranti, i porti di partenza sono stati tutti in Libia.
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