Metalmeccanici in sciopero il 13 dicembre: 8 ore di mobilitazione a Venezia. Fim-Fiom-Uilm della provincia di Venezia proclamano 8 ore di sciopero perché, dopo sei mesi di confronto, la trattativa con Federmeccanica-Assistal si è interrotta a causa della totale chiusura delle controparti di fronte alle legittime richieste sindacali avanzate nella piattaforma unitaria.
È previsto un concentramento dei lavoratori davanti al Palaexpo di Marghera e poi un corteo fino alla sede di Confindustria, dove si svolgeranno i comizi.
Lo hanno annunciato i segretari provinciali di Fiom Cgil Michele Valentini, di Fim Cisl Matteo Masiero e di Uilm Diego Panisson.
I punti principali della rottura
Ecco perché i lavoratori metalmeccanici scendono in sciopero:
1. Aumenti salariali respinti: la richiesta di 280 € (per il livello C3) è stata rifiutata. Federmeccanica propone aumenti vincolati esclusivamente all’andamento inflattivo, sottraendosi a un reale impegno salariale nel contratto nazionale.
2. Clausola di salvaguardia peggiorata: viene proposto di posticipare di sei mesi parte degli aumenti sui minimi contrattuali, rendendo incerti i benefici per i lavoratori.
3. Clausola di assorbimento invariata: nessuna disponibilità a modificare un meccanismo che penalizza i lavoratori, vanificando gli aumenti contrattuali in caso di superminimi.
4. Orario di lavoro: Nessuna apertura alla riduzione dell’orario settimanale. Mancata regolamentazione dello smart-working, ormai una realtà consolidata per molte aziende e lavoratori. Nessun riconoscimento di permessi per la conciliazione dei tempi di vita, cura dei figli e genitori.
5. Gestione dei PAR: viene richiesta la fruizione collettiva dei permessi individuali non utilizzati, sottraendo autonomia e flessibilità ai lavoratori.
L’adesione allo sciopero, dicono i sindacati, «sarà un segnale forte e determinato, per riaffermare il valore della contrattazione collettiva e dei diritti dei lavoratori».