Una triade per sostituire Mariachiara Santin alla guida di Asca. Lo ha annunciato Silvia Tormen, sindaca di Taibon e presidente dell’assemblea dei sindaci di Asca, l’Azienda speciale consortile agordina, nel corso del consiglio dell’Unione montana agordina svoltosi la settimana scorsa.
La decisione, maturata nel corso dell’anno da parte dei sindaci, diventerà operativa a partire dal marzo prossimo, ma sin da ora le tre persone, Osvaldo Cadorin, Anna Barito e Stefano Murer, affiancheranno Santin.
«C’eravamo dati l’impegno di individuare questo cda in autunno», ha spiegato Tormen in consiglio, «consapevoli che l’inizio formale della triade sarà il giorno successivo a quello dell’approvazione del rendiconto di gestione, che sarà a marzo, ma si rendeva necessaria una legittimazione delle tre persone da parte nostra affinché potessero iniziare a stretto giro a collaborare con l’attuale amministratrice unica, Mariachiara Santin».
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«In questo periodo», ha continuato Tormen, «verrà proposto anche il bilancio previsionale che porterà a delle scelte, magari legate al personale o a politiche aziendali, ed è corretto che tutto questo avvenga con accanto il cda che governerà l’azienda nei prossimi tre anni».
Nel 2017, quando nacque Asca, i sindaci scelsero di puntare sulla figura dell’amministratrice unica per avviare un percorso irto di difficoltà. Ora si svolta e si opta per una gestione plurale.
«In avvio di azienda», spiega Silvia Tormen, «era necessario avere una certa agilità e velocità di manovra. Per questo avevamo scelto l’amministratrice unica, trovando una persona con competenza, esperienza e una profonda conoscenza del settore dei servizi e del suo sviluppo. Ora, passato quel tempo, abbiamo ritenuto che avere un cda formato da più persone (avrebbero potuto essere anche cinque) dia più tranquillità a chi offre la propria disponibilità».
Nel ricercare i profili adeguati a sostituire Santin alla guida di un’azienda che ad oggi gestisce il Polifunzionale 1 e 2, la casa di soggiorno di Taibon, l’asilo nido di Cencenighe, i servizi domiciliari, il servizio sociale professionale (assistenti sociali) e i centri sollievo, i sindaci hanno vagliato curriculum che garantissero soprattutto competenze aziendali.
«La norma che porterà alla nascita degli Ats (Ambiti territoriali sociali) all’interno del distretto 1 dell’Ulss», spiega Tormen, «ci imporrà di portare fuori da Asca la parte più sociale dei servizi, probabilmente il servizio degli assistenti sociali. Per questo in questa fase abbiamo privilegiato la scelta di figure con competenze di management aziendale».
Saranno Osvaldo Cadorin, Anna Barito e Stefano Murer i tre che guideranno Asca (a titolo gratuito, salvo rimborso spese e gettoni presenze) nei prossimi tre anni a partire da marzo 2025. Cadorin è un ex dirigente di Luxottica che si è occupato delle strutture aziendali e dei loro ampliamenti. «Egli», sottolinea Tormen, «avrà la responsabilità delle strutture. Sia la Casa di soggiorno di Taibon che il Polifunzionale 1 e 2 hanno dei finanziamenti accesi con lavori che vedranno la luce nei prossimi anni. Avere una figura della sua esperienza e competenza in questo settore ci potrà permettere di ridurre i costi di gestione e avere quindi una maggiore disponibilità economica».
Anna Barito è invece un’avvocata di Cencenighe. «Cercavamo un profilo legale, un’esperta di diritto», aggiunge Tormen, «visto che dal punto di vista della consulenza economica Asca è coperta dallo studio Pison. Barito ha alle spalle anche un percorso nell’amministrazione di sostegno, avendo collaborato a Belluno con realtà che si occupavano di formare persone in questo campo».
Il terzo membro del cda di Asca sarà Stefano Murer, già sindaco di Falcade dal 2002 al 2012.
«Stefano Murer», conclude Tormen, «riunisce varie competenze: è stato sindaco del suo paese e quindi ha un’abitudine al linguaggio amministrativo; è stato presidente della Croce Verde Val Biois e quindi ha avuto modo di rapportarsi sia con il mondo del volontariato (con cui Asca ha continuamente a che fare) che con l’Ulss; infine è stato anche presidente della Impianti sportivi agordini, la società pubblica che fino a qualche anno fa gestiva la piscina comprensoriale di Agordo».