Contravvenendo alla politica di low profile sulle malattie che minano la salute della casa relae inglese, e annullando il duro mediatico che la principessa sta portando avanti dal ritorno sulla scena mediatica dopo le cure, le parole del presidente Trump su Re Carlo III – sta «combattendo duramente» contro il cancro – rilanciate dal New York Post, ri-catapultano i sudditi inglesi nell’incubo. Nella minaccia incombente. E nello spettro di una malattia che ha invaso nei gangli connettivali la royal family.
Non solo. Perché il fatto che Donald Trump abbia rilasciato quelle dichiarazioni dopo aver parlato sabato scorso con il principe William, ha messo doppiamente in allarme i cittadini del Regno Unito, che fin qui si sono lasciati convincere dalla comunicazione della real casa, convinti anche dal ritorno sulla scena della amata Kate Middleton. E allora, non è chiaro se l’erede al trono abbia rivelato al presidente americano eletto qualcosa di nuovo sul padre. O se i due abbiano soltanto scambiato convenevoli.
Fatto sta – scrive il Washington Post – che il commento del tycoon, dopo la sua conversazione di 40 minuti con il principe di Galles, presso la residenza dell’ambasciatore britannico a Parigi a margine della la riapertura della cattedrale di Notre Dame, ha attirato l’attenzione dei sudditi britannici, perché finora la famiglia reale ha detto molto poco sullo stato di salute del re. E perché è raro che chi vi partecipa parli pubblicamente del contenuto degli incontri ufficiali con i reali britannici.
Dunque, Trump si sarebbe limitato a riportare le parole di William: ma non che la cosa abbia attenuato rumors e preoccupazioni. Anzi… Inoltre, il fatto che William abbia sostituito il padre nella visita a Parigi in occasione della riapertura di Notre Dame, ha dato da pensare…Certo, il re è tornato ai doveri pubblici a fine aprile, ma con meno impegni rispetto al calendario reale. La scorsa settimana, Charles e William hanno ospitato una visita di Stato dell’emiro del Qatar a Buckingham Palace.
Così come a ottobre, il re ha preso parte a un tour di 11 giorni in Australia e Samoa. Ma può bastare? Kensington Palace ha affermato che Trump e William hanno avuto un incontro «caloroso e amichevole» a Parigi. E che hanno discusso di una serie di questioni globali, concentrandosi sulla «relazione speciale» tra Regno Unito e Stati Uniti. Eppure quelle parole in particolare che hanno evocato lo spettro della malattia e la sua incidenza, oggi destano preoccupazione e rinfocolano l’allarme. A fronte di tutto ciò, però, il palazzo continua a optare per la linea del basso profilo: dichiarando di non avere altro da aggiungere in risposta ai commenti di Trump. Il che non aiuta smentite o ridimensionamenti del caso…
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