L‘ipocrisia della Francia in tema migratorio è senza limiti. Anche se in Europa molti Paesi stanno chiudendo le proprie frontiere contro l’ingresso degli irregolari, c’è chi continua a favorire l’immigrazione illegale finanziando le Ong. Il tutto a spese nostre, in buona sostanza. Il caso francese è l’emblema di questo “strabismo”, che finisce per coinvolgere l’Italia in quanto le organizzazioni non governative cercano nel nostro Paese il porto sicuro cui puntare e approdare. Magari con il supporto di sinistra e magistratura. La prova?
Il 3 dicembre scorso a Parigi si è tenuta “un’asta benefica nella quale sono stati raccolti quasi 130mila euro (per l’esattezza 129mila) da devolvere alle Ong che operano in mare. Oltre a quelle che lavorano lungo le coste francesi, per la quale il finanziamento può anche apparire legittimo, è coinvolta nella donazione anche la Ong Sos Mediterranee: organizzazione francese che utilizza una nave con bandiera norvegese, la Ocean Viking. Che però pretende porti in Italia”.
Ci racconta la vicenda il Giornale. Un’asta nel vero senso della parola: i denari per la Ong sono stati ricavati dalla vendita di carte “d’artista” a tema marinaro, che sono state acquistate in sala e online. “Vista la quantità di fondi raccolti, l’obiettivo dichiarato è quello di ripetere l’esperienza anche il prossimo anno, utilizzando l’evento anche per la sensibilizzazione sul tema”, leggiamo sul quotidiano di Alessandro Sallusti. Va detto che l’iniziativa non coinvolgendo direttamente il governo, epperò dà l’idea di un’ipocrisia diffusa in alcuni paesi europei resta.
Insomma, una valanga di soldi per le Ong che in spregio dei decreti Piantedosi e delle normative vigenti scaricano poi in Italia centinaia di disperati. Anche in Germania i Land e il governo centrale non hanno mai smesso di finanziare le organizzazioni non governative. Però il caso della Francia fa più effetto. Ricordiamo infatti le polemiche aspre con il nostro paese nel novembre 2022: scoppiò un caso diplomatico tra Italia e Francia perché la Ocean Viking non ottenne un porto nel nostro Paese ma venne “costretta” ad andare a Marsiglia.
Il governo transalpino ne fece un caso di lesa maestà, intervenne a gamba tesa contro il governo Meloni: il ministro degli Interni Darmanin si schierò contro l’Italia, ma la nave comunque andò a Marsiglia. Il tutto mentre sappiamo bene come la Francia respinga a Ventimiglia nel nostro Paese i migranti. Senza guardare in faccia se si tratti di donne, minori. Non va per il sottile la gendarmeria transalpina. Epperò l’asta “benefica” per le ong che operano in mare ha dato un così buon risultato da essere replicato. Tanto i migranti sbarcheranno in Italia…
L'articolo Migranti, un fiume di denaro dalla Francia per le ong che portano migranti in Italia. La solita ipocrisia sembra essere il primo su Secolo d'Italia.