“Quello che dobbiamo comprendere è se siamo pronti ad accettare il microdosaggio e dove sia giusto fermarsi”. Detto, fatto: la Wada sta lavorando a un nuovo codice antidoping, che sarà in vigore dal 2027. E la grande novità riguarda i casi come quello di Jannik Sinner: le nuove regole del doping mondiale, infatti, dovranno prevedere una soglia sotto la quale la presenza di alcune sostanze non sarà considerata una violazione.
Il caso Sinner-Clostebol, insomma, ha fatto scuola. Il rischio sospensione per l’altoatesino è ancora presente e sappiamo già che almeno fino al 11 febbraio non si avrà alcuna novità. Per la positività al Clostebol l’azzurro è stata già giudicato innocente dall’Itia, ma come noto finirà davanti al Tas di Losanna per via del ricorso presentato proprio dalla Wada. L’agenzia mondiale anti-doping, quindi, da una parte chiede di sanzionare Sinner mentre dall’altra fa retromarcia e lavora a un nuovo codice che non consideri questi casi come una violazione delle regole sul doping.
Le novità erano state in parte anticipate dal direttore generale Olivier Niggli, intervistato nei giorni scorsi dal quotidiano francese L’Équipe proprio sui casi Swiatek e Sinner. Il capo della Wada aveva spiegato: “Oggi esiste un problema di contaminazione. I laboratori sono più efficienti nel rilevare anche quantità infinitesimali di sostanza. Le quantità sono così piccole che ci si può contaminare facendo cose innocue”. Frasi che sembrano proprio riguardare il caso Sinner: il numero 1 al mondo si è contaminato per via di un massaggio da parte del suo ex fisioterapista Naldi, che aveva utilizzato un medicinale contenente Clostebol per curare una ferita al dito.
Sinner è risultato positivo a due controlli antidoping: nel primo, aveva in corpo 86 picogrammi per millilitro di Clostebol. Nel secondo, era scesa a 76 pg/mL. Insomma, una quantità infinitesimale. Il numero uno al mondo con gli attuali regolamenti della Wada rischia una squalifica anche di due anni. Con il nuovo codice, come rivela invece la Gazzetta dello Sport, contro di lui potrebbe non scattare nemmeno un procedimento. La prima novità del codice infatti sarà una specie di elenco delle quantità minime per ciascuna sostanzea vietata o per alcune di queste. Se le quantità trovate sono sotto questa soglia, non scatterà più la richiesta di sospensione e il successivo processo per la squalifica.
La seconda novità invece riforma i casi di contaminazione, come quelli di Sinner e Iga Swiatek. Nel codice in vigore dal 2027 ci sarà infatti l’espressione “fonte contaminata”. La definizione sarà più ampia e comprenderà contaminazioni dovute a cibo o bevande, contatti con altre persone o oggetti. Quindi assumere involontariamente una sostanza per via di un massaggio (caso Sinner) oppure assumente un medicinale legale (caso Swiatek) non comporterà alcuna differenza. E in tutti i casi, dimostrata l’assenza di colpa e negligenza, ci potrà essere la cancellazione totale della squalifica.
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