Il mondo del pugilato piange l’improvvisa scomparsa del 37enne Genadij Krajevskij. Conosciuto come il “Bombardiere del Baltico”, l’atleta era celebre in particolare per le molteplici sconfitte accumulate: ben 75 su 76 match disputati. Le cause della morte del lottatore lituano non sono ancora note, ma diversi suoi ex colleghi sostengono si sia trattato di suicidio, dopo essere stato completamente dimenticato dal suo settore una volta ritiratosi.
Krajevskij era un pugile al quale il pubblico, ma anche i suoi avversari, si era affezionato nonostante uno storico d’incontri che l’ha visto praticamente sempre sconfitto. Il suo decesso è stato annunciato nel weekend da alcuni siti specializzati, i quali hanno spiegato come le autorità stiano ancora indagando sulle cause della morte. Sono numerosi i messaggi di cordoglio arrivati via web dal mondo della boxe, in cui Krajevskij aveva fatto il suo esordio nel 2018 e da cui si era ritirato solamente ad agosto, dopo aver rimediato l’ennesimo k.o per mano del prospect Levi Vaughan. Questa scelta ha fatto molto discutere, anche perché la British Boxing Board of Control aveva ritirato la sua licenza di pugile, costringendolo quindi forzatamente al ritiro.
A quel punto, del lituano si sono perse quasi del tutto le tracce. Alcuni suoi colleghi pensano ora che il lottatore si sia tolto la vita. L’ex pugile Nick Blackwell (finito in coma nel 2016 a causa di un’emorragia cerebrale) è uno dei maggiori sostenitori di questa teoria. In un post pubblicato su Instagram dedicato proprio alla morte di Krajevskij, l’uomo ha evidenziato la mancanza di sostegno nei confronti di molti pugili che soffrono di danni cerebrali, lasciati del tutto a loro stessi: “Un altro boxeur se n’è andato perché si è tolto la vita. Deve essersi sentito così solo e ha lottato con la sua salute mentale quando non poteva più boxare”, ha esclamato Blackwell. “Ci deve essere più supporto là fuori per i pugili costretti a ritirarsi per lesioni cerebrali!”.
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L'articolo Genadij Krajevskij, è morto il pugile che perse 75 match su 76. Il mondo della boxe sconvolto: “Lasciato solo a se stesso” proviene da Il Fatto Quotidiano.