Il fine settimana di sci alpino aveva in programma due appuntamenti in Nord America: Beaver Creek per il maschile negli Stati Uniti e Mont Tremblant per il femminile in Canada. Quest’ultimo è stato cancellato per assenza di neve, mentre si gareggerà in Colorado con un Super G, una discesa libera e un gigante.
Si tratterà quindi dell’entrata in scena dei cosiddetti “uomini-jet” con le prime gare veloci della stagione che arriveranno su una pista e una neve sempre molto particolare che si presta ad alcune sorprese. Dominik Paris in queste condizioni non si è mai trovato particolarmente a suo agio, basti pensare che su 26 gare in questo contesto è arrivato solo un podio nel 2018 nel Super G. Già un piazzamento nei primi 10 in discesa e nei primi 15 in Super G potrebbe essere un buon viatico per avvicinarsi con fiducia alle gare più favorevoli, Bormio su tutte.
Tra discesa e supergigante riprenderà il duello principale che riguarda Marco Odermatt e Cyprien Sarrazin. L’elvetico ha vinto entrambe le coppe di specialità lo scorso anno, ma specie in discesa libera il francese è rimasto molto spesso sulle sue code e anche quest’anno la tendenza potrebbe confermarsi tale. Con un terzo incomodo, ossia Vincent Kriechmayr: l’austriaco resta un atleta di grandissima classe e dalla grande sensibilità e tecnica nel far correre gli sci.
Poi ci sarà il gigante e lo stesso Odermatt vorrà rifarsi dopo la clamorosa uscita nell’opening di Soelden. Tanti sono gli atleti che possono rendersi protagonisti, con una Norvegia che, approfittando dell’errore di Odermatt, ha fatto tripletta a Soelden con Alexander Steen Olsen, Henrik Kristoffersen e Atle Lie Mcgrath. In più c’è un norvegese “mascherato” come Lucas Pinheiro Braathen, ma anche azzurri come Alex Vinatzer, Luca De Aliprandini e Filippo Della Vite che possono puntare in alto.