Dal terzo mandato ai progetti per Trenitalia che “al momento non sarà privatizzata”. Matteo Salvini, ospite di un convegno a Trieste, ha parlato a tutto tondo dei temi a lui più vicini, come leader della Lega ma anche come ministro dei Trasporti.
Che i trasporti ferroviari abbiano bisogno di un restyling è cosa ormai nota. Ma che l’intervento del governo sia fuori dubbio, lo sottolinea anche Salvini stesso che sulla vicenda Trenitalia ha cosi commentato: «Abbiamo 1200 cantieri aperti sulla rete ferroviaria italiana per recuperare qualche anno di non puntualissima manutenzione. Conto che a cantieri chiusi ci possa essere un servizio migliore».
Sul tema privatizzazione, il vice premier ha anche specificato che «Non c'è nessun progetto di privatizzazione delle Ferrovie, io sono disponibile ad ascoltare qualsiasi progetto, ma non ho sulla scrivania nessun progetto di privatizzazione delle ferrovie italiane». Incalzato dalle Iene sui costi dell'alta velocità, Salvini ha ribadito più volte «non sono io che decido i prezzi, se l'alta velocità italiana ha conquistato fette importanti di mercato in Francia e in Spagna evidentemente è apprezzato come servizio, sul tema dei prezzi ne parleremo con l'amministratore delegato". E ancora: "I cantieri li portano avanti ingeneri ed esperti - ha puntualizzato Salvini - io cerco i finanziamenti per ciò che i tecnici mi dicono sia utile fare. Poi le gare d'appalto non le faccio io e i progetti li fanno gli ingegneri»
Altro tema a cui Salvini presta molta attenzione riguarda proprio lo scenario politico con il terzo mandato: «La Lega è l'unica a favore del terzo mandato, tutti gli altri sono contro. Siamo gli unici ad aver votato in Parlamento a favore».
Poi i temi più locali che riguardano gli ultimi eventi di cronaca. Le testimonianze sull’omicidio di Giulio Regeni e le novità sull’inchiesta sulla tragedia del Natisone per cui sono indagati quattro soccorritori, tre vigili del fuoco e un operatore della Sores. Su quest’ultimo punto, Salvini ha detto: «So l'impegno, la passione e i rischi che quotidianamente corrono migliaia di donne e uomini dei Vigili del Fuoco, per salvare vite. Non entro nel merito di una vicenda drammatica che ha visto alcuni morti, però mi è difficilissimo pensare che qualche vigile del fuoco abbia messo a rischio volontariamente la vita altrui, quindi conto che vengano riconosciuti come estranei a qualsiasi responsabilità nel più breve tempo possibile, perché processare i Vigili del Fuoco mi sembra l'ultima cosa utile da fare per questo Paese»
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Sul ricercatore di Fiumicello, invece, ha ribadito come la verità sia attesa da «intero popolo, tutti gli italiani: conto arrivino i nomi dei responsabili con pene esemplari. Poi ci sono rapporti economici, culturali, commerciali, infrastrutturali: ragioniamo su come creare ricchezza e lavoro in Italia portando il sistema di Ferrovie dello Stato in Egitto».