L’analisi dei bilanci Top 500 di Venezia conferma una provincia in salute con aziende solide patrimonialmente e, in linea generale, con buone performance a livello di redditività operativa e di utile netto. Dopo anni di forte crescita, indotta anche dalle importanti dinamiche inflattive post pandemia, il volume di affari della provincia tende attestarsi su valori prossimi a quelli dell’anno precedente.
Il valore complessivo dei ricavi 2023 arriva a sfiorare i 30 miliardi – il valore più alto mai raggiunto nelle classifiche Top 500 di Venezia, in crescita dell’1,3% rispetto al corrispondente dato aggregato del 2022; la crescita coinvolge il 63,2% delle aziende, dato in netta contrazione rispetto all’88,4% registrato per il corrispondente indicatore nell’anno precedente (variazione sul 2021).
Nonostante la sostanziale stabilità dei ricavi, i dati confermano un incremento del reddito della gestione operativa (Ebitda) pari al 16,5%. L’Ebitda aggregato delle Top 500 è pari a 3,9 miliardi di Euro, mentre il valore medio del margine in rapporto ai ricavi è del 13,3% (Ebitda margin), in deciso miglioramento rispetto all’11,6% dell’anno precedente. Il numero di aziende che è stato in grado di migliorare la marginalità operativa risulta più elevato rispetto a quello registrato per l’aumento dei ricavi (66,2%, contro il citato 63,2%).
Nel 49,4% dei casi, il miglioramento del risultato operativo è stato conseguito attraverso una crescita dei ricavi, mentre il rimanente 50,6% delle imprese consegue un incremento dell’Ebitda nonostante una riduzione dei ricavi di vendita.
Il miglioramento dei risultati economici sembra maggiormente riconducibile ad un’attenzione ai costi operativi e a recuperi di efficienza, probabilmente indotti dalla contrazione dei prezzi delle materie prime e dell’energia (rispetto ai picchi registrati nel corso del 2022), piuttosto che all’incremento dei volumi di vendita.
La quota delle imprese in utile è particolarmente elevata (91,4%); per queste, nel 59,6% dei casi, l’utile cresce rispetto all’anno precedente. Il risultato netto aggregato, pari a 1,4 miliardi di Euro, appare in decisa crescita rispetto al 2022, registrando un +16,8%.
Gli utili reinvestiti in azienda (aziende in utile nel 2023 per cui il patrimonio netto nel 2023 è maggiore di quello 2022) riguardano l’82,6% delle imprese, a conferma di una volontà diffusa di procedere verso un rafforzamento della solidità aziendale.
A tal riguardo, l’aggregato dei patrimoni netti si attesta a 14,6 miliardi di Euro, in aumento del 6,7% rispetto al 2022, anche grazie al contributo degli utili reinvestiti.
Al contempo, l’indebitamento netto delle Top 500 si riduce di ben il 15,6% per un ammontare di circa 800 milioni, portandosi a un livello aggregato di circa 4,3 miliardi di Euro, comportamento certamente indotto dall’elevato posizionamento dei tassi di interesse osservato nel corso di tutto il 2023.
Se spostiamo l’attenzione al totale delle attività il dato aggregato risulta praticamente stabile a 33,5 miliardi di Euro, lo stesso valore registrato nel 2022. L’elevato costo del denaro, sopra richiamato, sommato al rallentamento della crescita dei fatturati, ha probabilmente portato a rinviare molte scelte di investimento da parte delle imprese della provincia.
Gli andamenti descritti portano ad un rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta (PFN) e l’Ebitda pari a 1,1 anche in questo caso in netto miglioramento sul 2022 dove tale rapporto si attestava a 1,5. Questo risultato è riconducibile da un lato all’aumento della marginalità operativa, dall’altro alla contemporanea contrazione della PFN.
In sintesi, considerato che l’Ebitda rappresenta un’approssimazione del valore dei flussi di cassa prodotti, l’aggregato delle Top 500 aziende del veneziano sarebbe potenzialmente in grado di rimborsare la totalità dei propri debiti finanziari in un periodo temporale di poco superiore all’anno.
Rimangono sempre positivi i principali indici di redditività che continuano il trend di crescita registrato negli anni precedenti: il RoA (risultato operativo rispetto all’attivo patrimoniale) si attesta intorno al 10% (contro un 8% del 2022), il RoS (risultato operativo rispetto ai ricavi) si posiziona su un valore intorno al 8,49%, mentre il RoE (risultato netto rispetto al patrimonio netto) passa dal 9,1% del 2022 al 10% nel 2023.
Tra i primi 8 settori che totalizzano insieme oltre il 72% del mercato, si conferma la leadership di Commercio al Dettaglio, con un fatturato pari a 7,8 miliardi di Euro (+5,1% sul 2022) e con un margine operativo sulle vendite del 9,3%.
In crescita anche il settore Agricoltura e alimentare (2,74 miliardi, + 7,2% sul 2022 con un Ebitda del 12,5%) che supera per la prima volta, anche se di poco, quello del Commercio all’Ingrosso (2,73 miliardi, +2,6% sul 2022 e l’8,2% di Ebitda). Il settore Automotive e Trasporti segue con 2,5 miliardi di ricavi in crescita del 3% con un EBITDA Margin del 23,5%.
Le istruzioni. Il documento che trovate qui sotto riassume la top 500 della provincia di Venezia. Se cliccate o passate con il mouse nell’angolo in alto a destra, comparirà l’icona con la freccia nel quadrato: consente di passare alla modalità a tutto schermo per visualizzare meglio le grafiche.
Il documento consta di 12 pagine: a piede trovate la lente di ingrandimento che vi consente di ingrandire o diminuire il carattere. Il dossier è consultabile ma non riutilizzabile (ad esempio con screenshot sui social media), essendo coperto da stringente copyright.
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