Negli ultimi giorni, gli utenti di Reddit hanno portato alla luce un curioso fenomeno: ChatGPT, il popolare chatbot di OpenAI, si rifiuta di rispondere a domande che contengono specifici nomi di persona. Tra questi spiccano quello di David Mayer de Rothschild, erede della celebre famiglia di banchieri, e quello dell’avvocato italiano Guido Scorza, garante della privacy. Di fronte a questi nomi, ChatGPT si blocca, rifugiandosi dietro un laconico “Non sono in grado di rispondere“. Le ipotesi si sprecano: c’è chi parla di un bug del sistema, chi di una richiesta di privacy da parte degli interessati, e chi, inevitabilmente, tira in ballo teorie del complotto legate ai poteri forti.
David Mayer de Rothschild: un nome “scomodo”?
Il nome di David Mayer de Rothschild, in particolare, ha scatenato la fantasia degli utenti. La famiglia Rothschild, con la sua storia secolare e la sua influenza nel mondo della finanza, è da sempre al centro di speculazioni e teorie del complotto. Il fatto che ChatGPT si rifiutasse di pronunciare il suo nome ha alimentato ulteriormente queste teorie ma lui, intervistato dal Guardian, nega ogni accusa: “Non ho chiesto che il mio nome venisse rimosso. Non ho mai avuto alcun contatto con OpenAI. Purtroppo è tutto guidato da teorie cospirative”.
Come aggirare il blocco?
Alcuni utenti hanno scoperto che è possibile aggirare il blocco di ChatGPT utilizzando alcuni “trucchi“, come chiedere al chatbot di non nominare la persona in questione o utilizzare simboli al posto del nome.
OpenAI non fornisce spiegazioni
OpenAI, l’azienda che ha sviluppato ChatGPT, non ha ancora spiegato le ragioni di questo comportamento anomalo: “Uno dei nostri strumenti ha segnalato per errore questo nome e ne ha impedito la visualizzazione nelle risposte, cosa che non avrebbe dovuto fare. Stiamo lavorando a una soluzione”, ha chiarito portavoce di OpenAI al Guardian. E se al momento il problema con il nome di David Mayer de Rothschild sembra essere stato effettivamente risolto, altri nomi, come quello di Guido Scorza, continuano ad essere “off limits”.
Il diritto all’oblio e l’effetto Streisand
Nella maggior parte dei casi, come ha chiarito lo stesso Scorza, si tratta delle conseguenze di un’esplicita richiesta di rimozione del proprio nome dai database di ChatGPT, esercitando il diritto all’oblio. In altri casi, potrebbe trattarsi di specifiche istruzioni fornite durante la fase di addestramento del modello linguistico. Tuttavia, nel caso di David Mayer de Rothschild, la volontà di non essere nominato ha prodotto l’effetto opposto, alimentando la curiosità e le speculazioni sul suo conto. Un classico esempio di “effetto Streisand”, dove il tentativo di censurare un’informazione finisce per amplificarla.
Un problema che non riguarda tutte le AI
È interessante notare che altre intelligenze artificiali, come Anthropic, Copilot e Gemini, non presentano questo tipo di blocco sui nomi. Questo suggerisce che la scelta di censurare certi nomi sia una decisione specifica di OpenAI e non un problema tecnico legato a tutte le intelligenze artificiali.
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L'articolo Chi è David Mayer de Rotschild, il nome che manda in crash ChatGpt: ecco cos’è l'”l’effetto Streisand” proviene da Il Fatto Quotidiano.