Rivedremo veramente giocare insieme Stefania Constantini ed Amos Mosaner? È la domanda che scuote in queste ore il movimento azzurro del curling, dopo le dichiarazioni fatte alla Gazzetta dello Sport dal presidente federale Andrea Gios.
La coppia d’oro alle Olimpiadi di Pechino per vari motivi, mai portati alla luce, non ha più disputato alcuna partita insieme, dopo la cavalcata trionfale, ma ora la volontà della federazione pare essere quella di ricostituire il duo, puntando ad una nuova medaglia a Milano Cortina 2026.
«Contiamo di ricostruire la coppia olimpionica in carica», è il virgolettato di Andrea Gios che si legge nelle pagine della rosa, ma al momento nemmeno la stessa Stefania conferma, astenendosi da commenti sulla vicenda. Qualcosa sicuramente si sta muovendo, ma è troppo presto per dare una risposta certa all’interrogativo, intanto agli italiani di fine gennaio Constantini sarà sul ghiaccio con Alberto Zisa, mentre Mosaner non prenderà parte al campionato tricolore, così come gli altri giocatori del Team Retornaz.
Queste ora sono le uniche certezze, con la campionessa olimpica che ha appena chiuso insieme alle sue compagne una prima parte di stagione molto impegnativa culminata con il quarto posto ai campionati europei.
«Purtroppo non è stato un ottimo Europeo», spiega Stefania Constantini, «con alti e bassi fin da subito. Siamo riusciti a gestirli bene, vincendo delle partite importanti, ma i ko con Svizzera, Scozia e Svezia sono stati poi determinanti. In semifinale abbiamo incontrato le elvetiche, mancando ancora una volta in qualche dettaglio su cui stiamo lavorando da tempo e uscendo sconfitte. Stessa cosa si può dire poi della finalina persa con la Scozia, piccole cose che hanno fatto la differenza».
Ci sono stati tanti cambiamenti per le azzurre che stanno cercando di trovare giusto feeling e giuste sensazioni.
«Non è stato un inizio semplice, stiamo lavorando con uno staff completamente rinnovato che ha apportato dei cambiamenti alla squadra, sia nel modo di lavorare che nel lineup. Noi stiamo cercando di gestire al meglio le novità, penso che lo abbiamo fatto discretamente bene. Stiamo capendo su cosa concentrare il nostro lavoro, siamo una squadra molto giovane che però vuole arrivare al top. La strada da fare per raggiungere i team migliori è ancora lunga ma siamo nella giusta direzione».
Ora un mese di allenamenti e di pausa dalle competizioni per poi ripartire a mille.
«È stata una prima parte di stagione impegnativa», conferma Stefania, «utile anche per programmare il futuro e per capire cosa ci piace fare e cosa ci serve per crescere. Gli obbiettivi da qui in avanti li fisseremo strada facendo, sicuramente il focus è sui Mondiali, ma prima ci sono tanti tornei ed i campionati italiani. L’Europeo ci ha insegnato che dobbiamo definire con più chiarezza i nostri obbiettivi e programmare poi lavoro e preparazione in base a quello. Come squadra abbiamo bisogno di trovare risultati per rimanere alte nel ranking mondiale, allo stesso tempo vogliamo sistemare le cose che non ci sono piaciute per tornare sul ghiaccio più forti di prima. Sfrutteremo dicembre per allenarci al meglio prima di tornare in Canada e Svizzera».