Trenta nuove aule, dotate delle più moderne tecnologie e di arredi per la didattica avanzata, per l’istituto Malignani. E tra qualche mese saranno realizzati anche gli impianti utili al completamento dei laboratori di chimica ricavati al piano seminterrato. Sono questi i nuovi spazi su cui ora può contare la scuola superiore più numerosa della provincia, con i suoi circa 2.700 studenti. Martedì, 3 dicembre, c’è stata l’inaugurazione ufficiale dell’ala “C”, con tanto di taglio del nastro effettuato dal dirigente Oliviero Barbieri insieme all’assessore regionale a Infrastrutture e territorio Cristina Amirante, al direttore generale dell’ente di decentramento regionale (Edt) Ida Valent e all’assessore comunale a Istruzione e cultura Federico Pirone. Era presente anche l’ex dirigente del Malignani Andrea Carletti.
I lavori si sono articolati in due lotti per un ammontare complessivo di 8,3 milioni di euro e hanno riguardato l’adeguamento antisismico dell’edificio, interventi di efficientamento energetico e la realizzazione di 30 aule suddivise in tre piani.
Tutte le aule sono dotate di monitor digitali touchscreen da 75 pollici, le cosiddette lavagne multimediali interattive. Sono stati utilizzati anche arredi innovativi, con banchi di conformazione trapezoidale componibili in isole, per ottenere una disposizione alternativa a quella tradizionalmente in uso per le lezioni frontali. Al piano seminterrato sono state realizzate le predisposizioni impiantistiche per l’allestimento di nuovi laboratori di chimica, la cui inaugurazione è prevista per l’anno scolastico 2025-26.
[[(Video) Il Malignani di Udine presenta 30 nuove aule]]
«Siamo molto grati alla Regione e all’Edr – ha dichiarato il preside Barbieri – per aver fatto quest’opera molto impegnativa, che ha dato dei risultati sicuramente eccellenti. Abbiamo infatti delle aule moderne, climatizzate, con il riscaldamento a pavimento, ricambio d’aria, illuminate automaticamente, con lavagne smart, banchi modulari e pareti mobili. Insomma, una bellissima innovazione didattica che ci permetterà di fare lezione in ambienti confortevoli».
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«La ristrutturazione del Corpo C – ha sottolineato il direttore dell’Edr – è stata molto articolata e prende le mosse da finanziamenti che erano stati accordati diversi anni fa. Si sono fatte le verifiche sulla vulnerabilità sismica di tutto l’istituto scolastico e da lì ha preso le mosse la programmazione degli interventi. Si è partiti dall’ala C perchè era “separabile” dalle altre strutture e così si è potuta mantenere la continuità didattica. Il primo lotto ha riguardato le opere strutturali (adeguamento sismico, efficientamento energetico e messa in sicurezza) è stato fatto tra il 2021 e il 2022 e si sono spesi 4.980.000 euro. Il secondo lotto, che vale 3.360.000 euro, era relativo alle opere interne ed impiantistiche ed è stato eseguito tra l’anno scorso e il mese di settembre di quest’anno».
«La Regione continua a sostenere le opere di riqualificazione negli istituti scolastici del territorio, luoghi fondamentali per la crescita delle nuove generazioni. È importante che i ragazzi abbiano la possibilità di studiare in un ambiente sicuro e conforme allo svolgimento di tutte le attività». «L’educazione è un processo complesso – ha sottolineato – e, per compiersi, ha bisogno di una serie di condizioni. Se vogliamo un’educazione di qualità, dobbiamo fare in modo che tutte queste condizioni si incastrino in un equilibrio complessivo. Sono importanti la qualità dell’insegnamento, la qualità delle relazione tra insegnanti e studenti, ma è anche fondamentale, allo stesso modo, la qualità degli spazi e degli edifici che devono essere sicuri, efficienti, attrezzati e moderni».