Gli ospedali di Vittorio Veneto e Conegliano corrono per implementare nuovi servizi e strutture. Considerata la prossimità geografica con quello che sarà il cuore dei Giochi olimpici invernali, saranno in grado di supportare in caso di necessità i presìdi bellunesi durante il grande evento di Milano Cortina 2026.
Intanto, come assicura lo stesso direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, il pronto soccorso di Vittorio Veneto «non si tocca: verrà rigenerato, negli spazi dedicati alla sala d’aspetto e alla pre-attesa verso i reparti, ma non sarà ridotto a posto di primo intervento. Rimarrà pronto soccorso h24, lo straribadisco».
La terapia intensiva, 6 posti letto, sarà pronta per i primissimi mesi del 2026: il prossimo anno verranno costruiti i nuovi ambienti da un’impresa che ha sostituito quella originariamente incaricata, la quale ha dato forfait.
Mentre il nuovo ospedale di Conegliano sarà pronto per il mese di marzo 2026, quello di Vittorio Veneto «si confermerà un’eccellenza per nuovi servizi» insiste Benazzi.
Intanto «si tratta dell’unico ospedale di base in Italia ad avere una chirurgia maxillo facciale - aggiunge il direttore generale - Il che significa che il nosocomio di Costa sarà in grado di garantire prestazioni, appunto, specialistiche per la testa-collo: dall’otorino al maxillo facciale, fino all’oculistica».
La chirurgia oculistica arriverà a Vittorio Veneto per fare le cataratte non appena, in primavera, saranno disponibili i primi specialisti. Quanto all’ortopedia, saranno portate sedute operatorie per le quali i pazienti vengono trasferiti oggi a Conegliano. La prima implementazione sarà comunque dell’ospedale di comunità che approderà nel prossimo mese di marzo.
Di sicuro non tornerà, invece, il punto nascita. Resterà quello di Conegliano, anche se gli ambienti erano stati rinnovati. «Un parto ogni 3 giorni, d’altra parte, non giustifica il servizio» precisa Benazzi.
Si consolida come eccellenza europea l’attività chirurgica di otorino che addirittura produce un introito di 4 milioni di euro, mentre ha preso piede, anche per capacità attrattiva, la chiurgia plastica del dottor Salemi che sta attirando numerosi pazienti anche dal vicino Friuli.
Prima dell’inaugurazione del nuovo ambulatorio, il sindaco Mirella Balliana si è incontrata con il direttore Benazzi. Nel passato Balliana era stata talvolta critica verso le scelte su Vittorio Veneto: ancora 10 anni fa aveva partecipato alla raccolta delle 15 mila firme per evitarne il declassamento e portarvi la terapia intensiva.
Lunedì 2 dicembre, invece, ha pubblicamente ringraziato Benazzi per il nuovo cammino intrapreso. «Per noi – ha sottolineato Balliana – è importante avere un ospedale con servizi di base. Queste specialistiche sono il fiore all’occhiello del nostro nosocomio e un richiamo per molti pazienti. Da parte nostra ci sarà il massimo supporto all’Ulss, affinché rimanga complementare a quello di Conegliano e sempre di qualità».
Balliana ha anche precisato che l’Amministrazione di Vittorio Veneto non vuole doppioni con l’ospedale di Conegliano, semmai una sinergia per un’offerta sanitaria che sia complessivamente della massima qualità.