Scuola, a Treviso e dintorni, fa sempre più rima con precarietà. Trecento supplenze in più (e balzo del 10%), nel confronto fra l'anno scolastico attuale e il precedente. E la Marca capofila in Veneto per numero di contratti a tempo determinato.
È l'unica provincia a valicare quota 3mila nomine (annuali) nelle scuole statali, dall'asilo alle superiori: 3.150, alla data del 31 ottobre. Quasi un paradosso, se si pensa al parallelo calo di 2.469 alunni causa inverno demografico.
Le ragioni? La spiegazione più semplice va ricercata in un altro aumento: gli alunni disabili, seguendo l'andamento degli ultimi anni, sono cresciuti di 216 unità rispetto al 2023-2024. E, in parallelo, si sono ridotte drasticamente le immissioni a ruolo: da 552 a 250, una contrazione di 302 posti. Con quelle del sostegno lievitate di appena tre unità: da 138 a 141.
«Assurdo», sbotta Marco Moretti, Cgil Scuola Treviso, «la politica parla tanto di inclusione, ma poi, a fronte di un incremento degli studenti certificati, non si aumentano i contratti a tempo indeterminato fra i docenti di sostegno. Il balzo delle supplenze è figlio dei tagli ministeriali: i posti a ruolo sono stati ridotti con la scusa del calo demografico».
L'analisi trova forza nelle ultime elaborazioni pubblicate dall'Ufficio scolastico regionale, che includono supplenze con scadenza 30 giugno e 31 agosto, ma anche spezzoni d'orario (e quindi incarichi a scavalco fra più istituti). Elaborazioni, occorre precisarlo, non ancora definitive: il Provveditorato, per colmare posti residuali, ha effettuato il 25 novembre il 21º turno di nomine.
Entrando più nel dettaglio, le 3.150 supplenze assegnate nell'anno scolastico 2024-2025 si suddividono fra 1.640 posti comuni e 1.510 cattedre nel sostegno. Nel 2023-2024, i contratti a termine erano 2.846, conteggiando 1.609 posti comuni e 1.237 nel sostegno. A balzare all'occhio sono le 237 supplenze in più necessarie per l'assistenza degli studenti disabili. Necessità che trovano conferma in un altro dato: gli alunni certificati Ulss sono oggi 3.998, di cui 1.678 alle primarie. Nella rilevazione precedente, il totale risultava invece 3.786, di cui 1.641 alle elementari.
«Gli alunni con disabilità, ancor più degli altri, avrebbero bisogno di continuità, perché il rapporto di fiducia con l'insegnante di sostegno è fondamentale», attacca Moretti, «senza contare l'importanza di poter contare su un docente di sostegno dal primo giorno di scuola: purtroppo spesso non è così».
Ma c'è anche una riduzione da evidenziare: 250 immissioni a ruolo effettuate al 31 ottobre, meno della metà del 2023-2024. «I posti a ruolo vanno aumentati, dovrebbero coprire il 50% e non il 25% di quelli vacanti. E tutti i posti dovrebbero essere riempiti entro il 10 agosto», ammonisce Moretti.
Le difficoltà nell'occupare tutti i posti del sostegno hanno indirizzato diverse scuole verso gli interpelli (avvisi per tutta Italia), specie per le elementari. Altro indicatore della crescita degli scolari certificati Ulss e della maggiore richiesta di supplenti.